Francia. Dopo le elezioni presidenziali, come stanno reagendo i mercati | UBI Pramerica

Emilio Franco – Responsabile Investimenti, CFA e Vice Direttore Generale UBI Pramerica, parla di Francia, esiti elettorali, reazione dei mercati e susseguenti prospettive.

Maggio 2017. I timori legati a una possibile crisi dell’euro e dell’Europa sono rientrati, per il momento. In Francia si avvicinano le elezioni del Parlamento e i mercati sono cauti, ma positivi sulle politiche dell’Eurozona. Lo sono in particolare per le annunciate politiche riformiste e gli interventi sul mercato del lavoro.

Il mercato in Francia dopo le elezioni

I sondaggi avevano ragione. Il nuovo presidente è Macron. Giovane, aitante ed outsider rispetto al processo politico francese. I timori legati ad un successo della Le Pen si sono dissipati in maniera molto rapida. Cosa succederà adesso?

Intanto, a giugno, avremo le elezioni per il Parlamento. I sondaggi stanno nuovamente prevedendo una affermazione del neo eletto presidente. Il suo nuovo partito, En Marche, sembra addirittura non lontano dalla maggioranza assoluta.

I mercati pare addirittura che abbiano incominciato a sognare. Uno dei primi atti di Macron, dopo la nomina del nuovo governo, è stata la visita a Berlino dalla cancelliera Merkel. I mercati stanno incominciando a pensare che finalmente la politica dell’Eurozona possa dare delle sorprese positive, al rialzo. Quali possono essere queste sorprese?

Nel programma di Macron, la Francia dovrebbe intraprendere un percorso riformistico; in particolar modo di riduzione e gestione della spesa pubblica. Insieme a questa, sono previste la riforma del sistema pensionistico e del mercato del lavoro.

Se ciò dovesse succedere la Germania, post elezioni autunnali e post riconferma della Merkel, potrebbe essere disposta a rivedere il patto di Maastricht e di Lisbona. Questi due trattati sono quelli sui quali si basa l’attuale struttura dell’Eurozona, da più parti contestata. Questo è quello che sogna il mercato, sperando che non resti solo tale. Ovviamente, la speranza è che la Germania consenta di allentare un pochino i cordoni della borsa fiscale.

L’obiettivo comune è chiaramente quello di rilanciare il progetto europeo, e di riportare gli elettori sulla barca di un euro-ottimismo.

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