Parliamo di mercati con Alberto Zorzi nel consueto appuntamento. L’inflazione è un problema per i risparmiatori perché erode il potere di acquisto. Già oggi, pur in presenza di livelli di inflazione molto bassi, i rendimenti dei titoli di stato non sono in grado di compensare la crescita dei prezzi al consumo. Se ricavi delle aziende riescono a trasformarsi in profitti ecco che le azioni ci aiutano anche a trovare uno strumento utile a coprire eventuali sorprese sul fronte dell’inflazione.
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Negli Stati Uniti è in discussione uno stimolo fiscale molto importante pari a diversi punti percentuali di PIL. Questo stimolo dovrebbe beneficiare anche del supporto da parte della Banca Centrale, che potrebbe incrementare gli acquisti e fare da compendio allo stimolo fiscale. A livello politico si è interrotto il confronto su questo pacchetto, e questo fatto si è riflesso in una battuta d’arresto, che è una battuta tipica delle negoziazioni politiche, peraltro complicata dal fatto che sono imminenti le elezioni presidenziali americane.
Certamente, come abbiamo commentato il mese scorso la nuova posizione decisa dalla Banca Centrale americana nei confronti dell’inflazione va nella direzione anche di avere un dollaro leggermente più debole. Ma di fronte alle correzioni di mercato, il dollaro torna a giocare al ruolo di bene rifugio e anche di valuta di riferimento per molti investitori che monetizzano i propri investimenti liquidando attività più rischiose denominate anche in valute diverse dal dollaro. Ma questa è una dinamica di breve termine e rimangono valide le considerazioni che abbiamo fatto in precedenza.
Direi proprio di sì, è un comparto che non offre grandi margini per ulteriori guadagni, ma certamente in questa fase offre il vantaggio di fronteggiare bene le occasionali fasi in cui l’avversione al rischio cresce.
L’inflazione è un problema per i risparmiatori perché sappiamo che erode il potere d’acquisto. Già oggi, pur in presenza di livelli di inflazione molto bassi, i rendimenti dei Titoli di Stato non sono in grado di compensare la crescita dei prezzi al consumo. Viceversa, i ricavi aziendali presi nel loro complesso riflettono anche l’aumento dei prezzi di beni e servizi nel mondo dell’economia reale. Se questi ricavi riescono a trasformarsi in profitti ecco che le azioni ci aiutano anche a trovare uno strumento utile a coprire sorprese sul fronte dell’inflazione.
Sicuramente le azioni sono uno strumento più rischioso. Ma chi risparmia con un orizzonte temporale di lungo periodo può contare sul fattore tempo, sia per distribuire i propri acquisti tramite i piani di accumulo, sia per uscire gradualmente dal mercato senza avere la mentalità speculativa che porta a voler indovinare i punti di svolta.
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