Mercati. Scenario economico novembre 2018 | GAMItalia

In ottobre, per i mercati il mese peggiore da dieci anni, sono venuti al punto di caduta quegli elementi di cambiamento che si erano già presentati in febbraio. Outlook di novembre presentato da Carlo Benetti, Market Specialist di GAM Italia.

Punti nodali

  • ottobre pessimo mese, a voler confermare il famoso detto di Mark Twain, che però diceva che lo erano anche tutti gli altri mesi…;
  • Elementi di crisi gli stessi di febbraio: cambio di passo dell’espansione globale, cambio di passo delle politiche monetarie, ritorno del rischio geopolitico;
  • Quindi, perdita di sincronia della crescita, adesso presente in forze solo negli USA;
  • Picco di crescita degli utili societari alle spalle;
  • Fonti di incertezza globale aumentate di numero ed intensità, ma ciò non vuol dire la fine della lunga fase positiva dei mercati;
  • Il mercato cerca di stabilizzarsi, in due modi: prendendo tempo e cercando nuovi spunti;
  • Perciò, titoli value, e mercati che sono rimasti indietro (Europa, Giappone, mercati emergenti);
  • Strada da qui a fine anno più accidentata;
  • Inflazione negli USA come la voleva la FED, mercato del lavoro ancora robusto, aumento dei salari. La FED continuerà sul sentiero tracciato. Aumento di 1/4 di punto a dicembre, altri tre nel 2019;
  • La BCE affronta condizioni economiche molto diverse: inflazione nominale al 2%, ma dati economici sotto le attese;
  • Fiducia degli operatori scossa dall’incertezza politica;
  • Draghi molto esplicito: ciò che sta accadendo non fa cambiare i piani della BCE: QE terminato a fine anno;
  • Le difficoltà di singoli paesi attiveranno i protocolli OMT, se richiesti;
  • Lo scopo della BCE, ha ricordato il governatore, è la stabilità monetaria, non il finanziamento di deficit fiscali;
  • Portafogli multi asset flessibili ed a bassa intensità di rischio hanno obiettivo non di risultato, ma di minimizzare le perdite;
  • Quindi, strategie alternative, non direzionali, da affiancare a quelle tradizionali;
  • Interesse sui mercati che sono rimasti indietro. come quelli già citati;
  • Meno rendimento non significa assenza del medesimo. Si accentuano selettività e flessibilità;
  • Ritorno di volatilità e rischi significa ritorno alla normalità; normalità significa riconoscere il valore della gestione attiva;

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