Lorenzo Forni illustra gli highlights sul contesto internazionale dei mercati finanziari contenuti nell’ultimo Rapporto di Previsione di Prometeia Associazione. Sono state riviste le previsioni per il 2018, anche in un contesto di medio periodo.
Conferma di un andamento solido dell’economia mondiale. Sia gli Stati uniti che l’Europa crescono poco al di sotto del 2,5%; questo sia lo scorso anno che nel 2018, secondo le ultime previsioni. La Cina ha avuto una crescita forte, intorno al 6,8% nel 2017. E’ però prevista in rallentamento negli anni futuri.
Negli States, la grossa notizia è stata la riforma fiscale approvata a fine anno. I dubbi che ci sono riguardano quale effetto questa riforma avrà sulla crescita e sul disavanzo commerciale americano. Largo consenso è presente circa l’impatto sulla crescita, che sarà positivo, anche se moderato. Quello sul disavanzo commerciale è meno chiaro; le aspettative sono per un contributo alla sua riduzione.
In Cina c’è stato il congresso del partito in ottobre. Sia prima che dopo si sono osservati segnali di rinnovata spinta per le riforme. Ciò vuol dire ridurre il tasso di crescita del credito domestico e ridurre il tasso di espansione degli investimenti pubblici. Le autorità cinesi sanno che l’attuale situazione è insostenibile nel lungo periodo, e quindi hanno provveduto a calmierare il tutto. Per questo motivo, quindi, la crescita cinese rallenterà moderatamente già a partire dal 2018.
Gli indicatori sono per una ripresa consolidata e diffusa in vari settori. Sia quello manifatturiero che quello dei servizi sono in crescita solida. E lo sono anche i consumi e gli investimenti.
In questo contesto internazionale il commercio crescerà intorno al 5%, quindi ad un livello elevato rispetto agli ultimi anni.
Il rischio è rappresentato fondamentalmente da un aspetto. Quale? Che i tassi di interesse, sia a breve che a lungo termine, possano salire in maniera più veloce del previsto. In America questa cosa è legata alla riforma fiscale. La riforma potrebbe portare, come osservato negli ultimi giorni, ad una vendita di T-Bonds, quindi ad un aumento dei tassi a medio-lungo termine. In Europa, le minute dell’ultima riunione della BCE segnalano che forse la BCE potrebbe prevedere un aumento dei tassi, seppur moderato, già ad inizio 2019
You can see how this popup was set up in our step-by-step guide: https://wppopupmaker.com/guides/auto-opening-announcement-popups/
You can see how this popup was set up in our step-by-step guide: https://wppopupmaker.com/guides/auto-opening-announcement-popups/