Investimenti responsabili. Una carta vincente | MonitorRisparmio

Intervista a Roberto Grossi, vicedirettore generale di Etica Sgr. Gli investimenti responsabili sono sempre più al centro dell’attenzione, ma non sono certo solo strumento di marketing.

Dopo la grande crisi finanziaria il tema dell’etica è entrato a grande diritto nel tema degli investimenti. Etica SGR da sempre si caratterizza per questo aspetto. Perché? E qual è la differenza con altri operatori?

La mission, molto specifica, è espressa nel nome stesso. Si tratta di fare una finanza etica e sostenibile. Dopo 15 anni, Etica è ancora l’unica società italiana che si occupi solo di investimenti responsabili. Proprio nello statuto societario è incluso lo scopo di contaminare, in maniera positiva, la finanza tradizionale. Ovviamente, attraverso pratiche sostenibili e chiare a livello ambientale, sociale e di governance.

Quando si fanno investimenti sostenibili, ci sono criteri da rispettare. Quali sono le metriche di valutazione di Etica SGR?

Ci sono diversi criteri, ormai affinati nel corso del tempo. Ci sono sia metodi di esclusione, con settori particolarmente controversi che vengono esclusi, come armi, tabacco, gioco d’azzardo, che l’applicazione dei criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) su tutti gli altri settori. In questi ultimi, poi, si vanno a cercare le “best in class“, cioè le società più virtuose. Solo questi titoli entrano nei loro portafogli.

L’anno scorso c’è stata la grande novità dei PIR. Etica è presente nel campo? Se sì, perché?

No, non sono presenti. La ragione è che i PIR prevedono un’ampia parte del portafoglio investito in Italia. La metodologia di selezione, particolarmente rigorosa, non consentiva una presenza compiuta sul mercato nostrano. Ci stanno comunque pensando, e quando sarà il momento buono certamente lo faranno, spalleggiando e selezionando tutte quelle aziende che rispettino i criteri ESG.

Ritorno della volatilità sui mercati. Quali sono le asset class più interessanti?

Più positività su azionario che obbligazionario. Il ritorno della volatilità era anche atteso, d’altronde. Si ricorda che l’approccio all’investimento va sempre visto nell’ottica di tempo corretta, che non è di pochi mesi, ma di anni. La doppia analisi di Etica, finanziaria e ESG, permette di contenere i rischi e la volatilità ad essa connessi.

Grosso interesse degli investitori per gli investimenti responsabili. Chi fa queste scelte deve però accontentarsi di minori rendimenti, o no?

C’è un’ampissima letteratura che sfata questo mito. Anzi, più di uno studio dimostra come la metodologia di analisi finanziaria, accoppiata a quella ESG, permetta di conoscere molto meglio i rischi legati ad un’investimento, e di conoscere ancora meglio le aziende che si prendono in esame. Di conseguenza, si guarda ancora più positivamente al rendimento.

Se si investe in un’azienda che guarda veramente al futuro, rispettando i criteri ESG, si rischia di meno di chi ha view diverse e più a corto raggio.

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