Mercati finanziari. Aggiornamento & Speciale 2018 | Moneyfarm

Un anno nuovo che si apre con tante novità per i risparmiatori, prima tra tutte la MiFID II. Il punto sui più recenti avvenimenti economico-finanziari sui mercati con Andrea Rocchetti, Responsabile Area Consulenza Moneyfarm.

Com’è stato il 2017 dei mercati finanziari?

Anno positivo, con bassa volatilità. Le performance sono state trainate dall’azionario, chiaramente, in particolare USA e paesi emergenti, come nel 2016. I mercati valutari hanno un po’ guastato le performance degli investitori dell’eurozona. I risultati restano comunque positivi, in quello che è uno dei mercati toro più lunghi della storia.

Questo trend è molto giustificato da fondamentali economici e monetari. Inflazione ripartita leggermente nella seconda metà dell’anno; la crescita economica è forte ed uniforme nelle principali economie; i tassi di disoccupazione sono ai minimi storici; la fiducia economica rimane alta. Tutto ciò è supportato da una politica monetaria accomodante.

Quali sono le prospettive per il nuovo anno?

Dovrebbe proseguire tutto sulla falsariga del 2017. I grandi temi dovrebbero essere il rischio geopolitico, la stagione elettorale in Italia e non solo; soprattutto, l’azione delle banche centrali. La FED ha cessato la sua azione espansiva, come la BoE, e la stessa cosa dovrebbero fare anche la BCE e la BoJ nell’annata. Ciò è molto importante per le obbligazioni. L’equilibrio tra domanda ed offerta, infatti, potrebbe invertirsi, per la prima volta in una decade. Ovviamente, la BCE sarà molto cauta e lenta nella normalizzazione.

Nel 2017 c’è stato il record di emissioni di bond corporate. Quindi attenzione al mercato HY europeo, dove spread molto tirati hanno spinto i tassi ai minimi.

Nel 2018 entra in vigore la MIFID2. Cosa cambia per i risparmiatori?

E’ una grande novità, una delle più grosse sul panorama europeo. Introduce diversi nuovi diritti per i risparmiatori. Trasparenza sulla comunicazione dei costi; indipendenza della consulenza; nuovi obblighi per gli intermediari in materia di distribuzione di servizi e prodotti finanziari. Sarebbero stati standard da garantire sempre ai risparmiatori, ma purtroppo prima non era così.

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