Banche centrali. Anche loro fanno errori | ProfessioneFinanza

Intervista a Enrico Vaccari, Fund Manager di Consultinvest Sgr. Il nocciolo della questione è il comportamento delle banche centrali: purtroppo anche loro fanno errori, a differenza di quello che la maggior parte della gente pensa.

L’eccessiva sicurezza che domina in questo momento sui mercati finanziari ha contribuito a costruire un mito. Il mito in questione è quello delle banche centrali infallibili. Si pensa, infatti, che l’azione delle banche centrali sia priva di rischi o, soprattutto, di errori.

Banche centrali. FED ed inflazione

In realtà, nel corso degli ultimi anni, in modo particolare la FED ha perso di vista l’inflazione. Quest’ultima aveva, infatti, un target del 2%, mentre la stessa è invece salita velocemente oltre il 2,5%. Questo rappresenta un problema, perché un’inflazione eccessiva potrebbe spingere le banche centrali ad alzare i tassi di interesse molto più rapidamente rispetto a quanto era nei loro piani.

Questo porterebbe con sé dei possibili turbamenti di mercato, e soprattutto un’alta possibilità di volatilità. E si sa che la volatilità ai mercati non piace, soprattutto ai mercati azionari.

Da questo punto di vista, la FED ha sbagliato probabilmente l’approccio sull’inflazione, e quindi si trova in una condizione di politica monetaria errata. Insegue infatti l’inflazione, e non cerca di anticiparla.

Banche centrali. BCE ed inflazione

La BCE, al contrario, si muove su un ciclo più lento rispetto agli USA. Qui, infatti, la crescita economica è più lenta che negli Stati Uniti. La BCE, quindi, può beneficiare di non correre gli stessi rischi che ha corso la FED riguardo all’inflazione.

Perciò in Europa si avrà qualche carta in più da giocare, soprattutto in termini di ripresa economica e di contenimento dell’inflazione nei prossimi mesi.

Come contenere l’inflazione? Ovviamente cercando di essere proattivi, anticipandola e non rincorrendola. Finora Draghi ha dimostrato di essere capace di farlo. Speriamo che continui.