Elezioni in Francia e i 100 giorni di Trump. E in Italia? I Pir | Anima Sgr

Estratto della videochat del 27 aprile con Luca Noto, Davide Gatti e Carlo Majolo. Si parla di elezioni in Francia, dei primi 100 giorni di Donald Trump come Presidente USA e dell’esplosione dei PIR in Italia.

Elezioni francesi. Commento sui risultati, reazioni dei mercati e scenari futuri

Al secondo turno, al ballottaggio, sono approdati Macron e Le Pen, come ben sappiamo. Si è verificato un risultato molto prossimo a quanto previsto dai sondaggi. Il risultato fotografa la realtà. Emerge comunque una divisione importante nel paese tra forze comunque moderate, e forze più critiche nei confronti dell’Europa e delle minacce esterne. C’è stato, infine, un evidente sollievo per questo risultato elettorale, sia da parte dei politici che dei mercati.

Su questo primo turno aleggiava infatti uno spettro, un rischio importante: l’approdo al secondo turno di Le Pen e Melenchon, candidati entrambi estremisti. Il capitolo di incertezza che si sarebbe aperto non si è per fortuna verificato.

I mercati hanno gradito il risultato elettorale. C’è stata una sottoperformance dei beni rifugio come Bund, yen ed oro. Sovraperformance dei mercati azionari, in particolare di quello bancario area euro.

I sondaggi per il secondo turno, che sarà questa domenica, già da tempo danno Macron in vantaggio, circa 60% a 40%. Si è consolidata una consuetudine degli scenari politici francesi; i candidati moderati sconfitti al primo turno hanno dato indicazione di votare Macron. Per adesso è stato rimosso dal mercato un forte fattore di rischio. Da attendere la parola “fine” dopo il secondo turno.

Il rischio politico è ancora presente, comunque, e non poco. Seguiranno le elezioni parlamentari francesi, che potrebbero condizionare il reale potere del neoeletto Presidente, soprattutto in politica interna. A queste seguiranno le elezioni tedesche e le (sempre) possibili italiane.

Cosa è successo sui mercati obbligazionari?

Questi ultimi si sono di fatto rilassati dopo le lezioni. Il risultato elettorale ha alleggerito i rischi, ha messo un po’ di pressione sui mercati bond “core” (Germania ed USA). Questa cosa ha rilassato il premio per il rischio su tutti i mercati. Allo stesso tempo, il premio di credito in alcuni mercati bond (Francia, Italia, Portogallo) si è compresso. Si sono ovviamente comportati meglio i fondi espressi in euro.

I primi 100 giorni di Trump. E la politica fiscale?

La riforma fiscale è tornata d’attualità. L’amministrazione è molto più attiva su questo piano, recentemente presentato. Le linee guida, in estrema sintesi, sono di un mega taglio fiscale. Sembra che si punti su un risultato apparentemente semplice da cogliere, anche per accontentare i propri elettori.

Mancano ancora moltissimi dettagli relativi all’implementazione di questi tagli fiscali. Si parla di una riduzione al 15% dell’aliquota sugli utili aziendali. Si parla di una rimodulazione delle aliquote dell’imposta sul reddito per le persone fisiche. Si parla anche dell’abolizione dell’imposta di successione. Non si è parlato di tempi che potranno anche esere lunghi. Bisogna infatti trovare un accordo tra le diverse anime dei Repubblicani. Ci sono anche forti dubbi sulle fonti di finanziamento di questo taglio fiscale. Il tema è quindi molto delicato.

I mercati hanno accolto abbastanza tiepidamente il piano di riforma, soprattutto causa le incertezze che lo avvolgono. Va comunque sottolineato che il mercato è posizionato già con un certo grado di pessimismo al riguardo. E’ quindi già positivo che si sia tornati a parlare di riforma fiscale. Probabilmente il mercato accoglierà positivamente dati più certi, in futuro.

Il calo del rischio politico ed il contesto macro in continuo e costante miglioramento, consente ai mercati intonazioni positive. La direzione per i prossimi mesi sarà positiva per l’azionario, più negativa e sfavorevole per i bond. L’aumento del rialzo di interesse sui titoli di stato a più lunga scadenza è destinato a proseguire.

I PIR sono il tema del 2017

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Passati 5 anni dall’investimento, si potrà godere dell’esenzione dalle imposte su eventuali rendite da capitale. Oggi, come ben noto, queste arrivano al 26%.

Anima ha creato due fondi ad hoc.

  1. Anima Crescita italia, il primo fondo PIR autorizzato in Italia. Fondo bilanciato obbligazionario, con componente azionaria media del 30%.
  2. Anima iniziativa Italia, fondo azionario italiano. E’ specializzato (95%) sulle società azionarie PMI.

i PIR sono un’opportunità da non perdere per i risparmiatori italiani. i nostri PIR mutuano alcune caratteristiche di successo di prodotti analoghi all’estero. L’iniziativa tende ad agevolare chi investe domesticamente, e stabilmente, a lungo termine. E’ un prodotto che guarda all’economia reale ed alle aziende che investono nel nostro Paese. Lo scopo dichiarato è far passare il risparmiatore ad essere un investitore.

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