Fed e BoJ salgono in cattedra, mercati intanto rimbalzano.
Vincenzo Longo di IG Italia introduce la settimana sui mercati finanziari.
Apertura in rialzo per le borse europee con gli operatori che attendono con trepidazione le decisioni della Fed e della BoJ.
Le indiscrezioni sulle prossime manovre della Banca centrale nipponica e le dichiarazioni contrastanti dei vari membri Fed hanno contribuito a mantenere alta l’incertezza sui mercati nelle ultime settimane. Sebbene dalla Fed non ci si aspetti alcuna manovra sui tassi, crediamo che gli investitori monitoreranno attentamente il comunicato e i “dot plot”. Questo per capire quanto sia profonda la spaccatura tra i vari membri del FOMC e quanto sia probabile un rialzo a dicembre.
Al di là del rialzo dei tassi che il mercato sta già metabolizzando per la riunione di dicembre, gli operatori potrebbero apprezzare un atteggiamento prudente da parte della Fed. Il mercato potrebbe invece rimanere colpito da un’ostinazione ad agire ad ogni costo. E’ ampio, invece, il consenso tra gli operatori per un’azione della BoJ, che dovrebbe sia tagliare i tassi sia aumentare gli acquisti mensili, portandoli a 90 trilioni di yen.
Dopo una Bce non troppo permissiva, i mercati potrebbero temere che anche le altre Banche centrali possano lanciare segnali meno accomodanti.
Tutti gli altri appuntamenti macro passeranno inevitabilmente in secondo piano.
Sul fronte trading, l’euro/dollaro stamane è tornato a riposizionarsi nella notte in area 1,1150, non molto distante dai minimi di inizio mese. La prima resistenza passa per la trend line che congiunge i minimi delle ultime 6 settimane, in transito ora a 1,1180. Il superamento di tale riferimento potrebbe aprire a un allungo verso 1,13, dove passa ora la trend line ribassista che congiunge i massimi decrescenti da inizio anno. I livelli successivi passano per 1,1450 e 1,16. Il supporto più vicino passa per 1,1120, minimi di settembre. La rottura aprirebbe a una discesa verso la trend line rialzista che congiunge i minimi da inizio anno e che passa 1,1020.
Grande attenzione sul cambio dollaro/yen che risentirà dell’azione delle due Banche centrali. La prima resistenza è dettata dalla trend line ribassista che congiunge tutti i massimi da inizio anno, che passa ora a 103. Il livello successivo è a 104,30 massimi di inizio mese e poi 106. Nel caso di azione sorprendente della Bank of Japan è auspicabile anche un ritorno verso 107,50, massimi di luglio. Il supporto passa a 101,25, minimi delle ultime due settimane, dove passa anche la trend line che congiunge i minimi dell’ultimo mese. Il cedimento di questo livello strategico potrebbe portare a un affondo verso i minimi di giugno a 99.
Sul fronte equity, l’indice Dax stamane si è tornato ad avvicinarsi ai 10.400 punti, dove passa ora una trend line interessante. Il superamento di tale riferimento potrebbe portare alla chiusura del gap down lasciato aperto a 10.570 punti. Solo una chiusura sopra tale riferimento potrebbe gettare le basi per un ritorno verso 10.800 punti. Il primo supporto passa a 10.200 e poi a 10.100. Quest’ultimo è strategico e una eventuale perforazione potrebbe portare a un ritorno in area 9.000 punti. A questo punto il grafico assomiglierebbe sempre più a un doppio massimo. Le vendite potrebbero accentuarsi a tal punto da riaprire a un ritorno verso i minimi post referendum brexit, a 9.200 punti.
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