Borse sotto pressione, Wall Street preda della volatilità
Proseguono contrastate le borse europee in scia all’incertezza sulle prossime manovre delle Banche centrali.
Questa mattina un cauto ottimismo aveva dato spazio a un’apertura positiva legata alle indiscrezioni di possibili nuove misure in arrivo dalla BoJ la prossima settimana.
L’incertezza sulla Fed e una Bce meno accomodante del previsto sembrano però aver scosso il mercato.
Le vendite spaziano dall’equity al comparto dei titoli a reddito fisso, governativi in particolare.
La volatilità si è impadronita anche di Wall Street.
Dopo 43 sedute con variazioni comprese tra meno uno e più uno percento, ha inanellato tre sedute consecutive fuori questo range.
Molti investitori si stanno riposizionando in vista dell’appuntamento Fed della prossima settimana.
L’SP500 ieri è arrivato al test della MM a 200 giorni in area 2.120 punti, al di sotto della quale le vendite potrebbero accentuarsi.
Stabile l’euro/dollaro, che contrappone alla forza del biglietto verde la chiusura di posizioni in carry trade da parte degli investitori.
Tra le commodity, sfuma il rimbalzo del petrolio dopo il tonfo di ieri, legato alle indicazioni arrivate dalla AIA secondo cui l’eccesso di offerta potrebbe durare per tutto il 2017.
Ci aspettiamo una volatilità ancora sostenuta soprattutto per i dati macro che arriveranno nelle ultime sedute della settimana.
Ciò aiuterà gli operatori a ricalibrare le aspettative sulla Fed in vista della scadenza del giorno delle 4 streghe, in cui scadranno future e opzioni su indici e azioni.
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