Mercati azionari dei paesi sviluppati, ecco l’analisi di Fabrizio Gastaldi, portfolio manager del comparto flessibili mercati azionari sviluppati di Aletti Gestielle SGR.
Si parla dei mercati azionari di Europa, Stati Uniti e Giappone. Nell’ultimo mese la performance è stata particolarmente positiva, soprattutto in Europa. La media si è infatti attestata sul +5%, con le migliori performance in Spagna ed in Italia, con il +10%. In USA abbiamo avuto +1%, ed in Giappone +2%.
Le principali motivazioni di questa performance probabilmente dipende dalla la revisione degli utili. Revisione molto ampia, in positivo, in Europa, dopo i tagli di inizio anno. Meno negli USA ed in Giappone, che infatti hanno sottoperformato rispetto al Vecchio Continente. In questo momento, quindi, si sta quindi sovrappesando l’Europa, in seconda analisi il Giappone, terzo posto al mercato USA.
Il mercato in Europa ha avuto questa revisione positiva, cosa che ha contribuito ad ampliare il differenziale sul rapporto prezzo/utili con il mercato USA. Questo differenziale oscilla sul 35/37%.
Oltreoceano, la stagione degli utili è stata più o meno in linea con le aspettative. In Europa, invece, ci si aspettava ben peggio, ma – per fortuna – non è stato così. Anzi. è stato un secondo trimestre con tassi di crescita positivi, con ricavi in salita anche grazie all’euro più debole. Anche i margini sono aumentati. Ci si aspetta quindi che il mercato europeo continui a guadagnare nel prossimo periodo.
Il mercato USA è attualmente “fair value“, ossia in linea con il rapporto prezzo/utili a livello storico. Nei prossimi mesi, poi, invariabilmente peserà l’effetto di normalizzazione dei tassi, di cui si parla da tempo. Quindi avverrà a dicembre, dopo le elezioni americane.
I mercati azionari in Giappone, invece, presentano utili stagnanti. In Aletti il paese nipponico resta sovrappesato perché riteniamo che il governo possa dare quella “spinta in più” sia dal punto di vista fiscale che economico.
L’Italia presenta un discorso a se stante. Da inizio anno è stata il peggiore mercato a causa delle banche, che pesano molto sul listino. Le soluzioni messe in atto per risolvere i problemi vanno nella direzione giusta. Quindi, se lo guardiamo dalla prospettiva delle crescite future, crediamo che sia una interessante prospettiva a questi livelli.
Alle performance positive di agosto, c’è però da aggiungere l’aumentata volatilità. La ragione è sia la paura del rialzo dei tassi prima di dicembre in USA, sia le paure legate alle elezioni americane che al referendum in Italia. Non solo, ma tra poco ci saranno anche le primarie in Francia, e nel 2017 la primavera vedrà le elezioni politiche in Francia e in Germania.
La sicura aumentata volatilità non ci deve distogliere dal reale andamento dell’economia. Riteniamo infatti che l’Europa possa migliorare la propria performance economica, ed i dati vanno in questa direzione, seppur timidamente. Ricordiamo, infatti, che gli utili europei sono ai minimi rispetto a quelli americani.
Riassumendo: più Europa, più Giappone, meno America.
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