Quale strategia di investimento per l’autunno?

Quale strategia di investimento per l’autunno?

Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR, illustra lo scenario macro economico attuale, dando indicazioni sull’aggiornamento della strategia di investimento.

Le banche centrali sono meno efficaci? Si sono alfine accesi i riflettori sulle prolungate politiche di tassi negativi. Le misure inedite delle banche centrali hanno contrastato efficacemente la deflazione, ma stentano a far ripartire la crescita. Non ci sono novità dopo la pausa estiva: ancora tassi negativi, banche centrali all’opera.

Bond in leggera risalita dopo l’ultima riunione BCE, non per i tassi lasciati fermi, quanto per il cambio di registro nei toni e nelle parole. Draghi meno deciso che nel passato in conferenza stampa. Indecisione se rialzare o no gli acquisti di bond per provare a far smuovere l’inflazione, ancora lontana dagli obiettivi fissati. Troppo presto per dire se siamo ad una svolta od è solo rumore di fondo. Fidarsi solo delle politiche monetarie è pericoloso. La politica dovrebbe dare una mano, ma sia in Europa che in USA è in un momento molto incerto anch’essa. Incertezza politica dunque come freno alla crescita.

Prospettive per i mercati? Inflazione ancora per molto al di sotto del 2%, livello prefissato. Tassi ultrabassi, crescita economica mediocre. Ci vuole un intervento efficace di politica economica in senso redistributivo ed inclusivo, altrimenti sarà solo bassa crescita. Ed oltretutto resteremo vulnerabili in caso di una nuova recessione. Post Brexit, sorpresa per la bassa volatilità sui mercati, col VIX poco sopra i minimi storici. E’ una calma apparente; sottotraccia, nervosismo affiorante per le mosse della FED.

Quali indicazioni per i portafogli? Cautela è la parola d’ordine. Ancora non si conosce l’impatto delle misure straordinarie messe in campo per evitare una seconda Grande Depressione. In USA le aziende scontano il dollaro forte sugli utili. Due fenomeni presenti: concentrazione della concorrenza (winner takes all), e la crescita del costo del lavoro. Buon tono dei listini sostenuto più che altro dalle banche centrali che dagli utili societari. Cauti sull’esposizione azionaria. Preferenza per strategie long/short, neutrali. Per le obbligazioni, problema sui rendimenti negativi. Rischio di selezionare male andando a caccia di rendimento. Crescita stabilizzata in Cina, Em tornati nelle grazie degli investitori. Non rinunciare ad investitori specializzati, che sanno come muoversi meglio dei retailers.

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