Bond Vigilantes TV – La visione settimanale dei mercati obbligazionari globali da parte del team M&G Fixed Income. In questo episodio di BVTV, Anthony Doyle dà un’occhiata a come l’economia globale potrebbe crescere nella seconda metà del 2017. È uno scenario “goldilocks” di crescita solida, una bassa inflazione e una graduale attuazione della politica monetaria, o qualcosa di più sinistro si nasconde sotto la superficie?
Guardando a ciò che ha detto il FMI nelle sue previsioni, si crede che l’economia globale debba continuare ad espandersi nella seconda parte dell’anno.
Questa espansione è guidata dalla solida crescita delle economie avanzate e da una ancora migliore delle economie emergenti. C’è conferma di questo dal fatto che la Cina è cresciuta del 6.9% annualizzato nel suo PIL nel secondo trimestre di quest’anno.
Con una solida crescita dell’economia, si pensa che i mercati del lavoro debbano andare a restringersi in molte delle economie sviluppate.
Questo fatto dovrebbe consentire all’inflazione di crescere, ed avvicinarsi agli obiettivi delle banche centrali; ancora di più, se ci fosse una aumentata pressione salariale.
Con l’economia globale che poggia su solide basi, e senza recessioni all’orizzonte, è probabile che le banche centrali continuino nella loro attuale politica. Quest’ultima è ormai evidentemente di riduzione dello stimolo. In America, questo significa almeno un altro rialzo dei tassi di interesse; contestualmente, la FED dovrebbe iniziare ad alleggerire il proprio bilancio.
La stessa cosa dovrebbe accadere in Europa, in merito al rallentamento degli stimoli all’economia. Qui il QE è ancora in atto; molti si stanno chiedendo a quale ritmo la BCE inizierà a rallentare gli acquisti di titoli effettuati come stimolo.
In Gran Bretagna c’è il report sull’inflazione in attesa (Nota: è uscito. Siamo al 2,6%. In rallentamento rispetto a prima ed inferiore alle previsioni). Il Governatore Carney è sotto pressione a causa del basso livello di tassi di interesse, e per il fatto che ancora non ha detto quando intenderà rialzarli. Inoltre, in Gran Bretagna l’inflazione è più alta che nel resto d’Europa a causa della Brexit e del deprezzamento della sterlina.
Questa settimana ci saranno i dati sull’inflazione in molte economie avanzate. Ci saranno anche i meeting della Bank of Japan e della BCE, quest’ultimo giovedì. Anche le economie emergenti avranno un calendario molto fitto, al di là del recentissimo dato sul PIL cinese.
Federer ha vinto Wimbledon. Quando l’aveva fatto per la prima volta, nel 2003, i tassi d’interesse erano all’1%. Ci si può interrogare e meravigliare di tutto ciò che sia successo in questi anni.
Nel 2003 gli Stati Uniti attraversavano una difficile recessione. Oggi siamo 10 anni dopo una enorme crisi finanziaria, con una politica monetaria ancora molto accomodante.
Come generare un reale ritorno economico od uno yield reale positivo dai mercati, adesso? La slide che segue fornisce una risposta.
E’ difficoltoso generare uno yield positivo reale nei mercati del credito europei oggigiorno. Si può guardare all’investment grade per riuscirci, ma si prende un bel po’ di rischio. Se questo yield positivo reale si vuole generare dal rischio di credito, ovviamente c’è l’high yield. E qui il rischio sale ancora, ovviamente.
La questione rimane quindi aperta per gli investitori, in questo mondo di tassi d’interesse molto bassi e di denaro facile. Come generare uno yield positivo reale in mercati vicini al fair value od addirittura sopravvalutati?
You can see how this popup was set up in our step-by-step guide: https://wppopupmaker.com/guides/auto-opening-announcement-popups/
You can see how this popup was set up in our step-by-step guide: https://wppopupmaker.com/guides/auto-opening-announcement-popups/