Rocco Bove, Head of Fixed Income di Kairos, e Massimo Trabattoni, Head of Italian Equity, si confrontano sulle nuove opportunità date da un ritorno della volatilità sui mercati.
Si è concluso da poco un primo trimestre particolare, quasi confuso. La vera protagonista è stata la volatilità, anche nel mondo obbligazionario. Ad inizio anno si è partiti con timori reflazionistici, quindi ipotetici forti rialzi dei tassi. Nel giro di un mese, è cambiato completamente tutto, come spesso succede. Si è quindi tornati a guardare il ciclo preoccupandosi di eventuali rallentamenti. I decennali sono a 2,75% in America, e 0,50% in Europa.
L’equity ha amplificato questa fase di incertezza, anche perché qui siamo nella fase finale dei cicli di movimenti; siamo in un periodo cosiddetto di distribuzione. Ciò si evince dall’alternanza dei settori che guidano i rialzi del mercato. Nel primo trimestre si era visto il minimo della volatilità azionaria; per il mercato obbligazionari era successo un paio di anni fa.
Da qui in avanti ci sono diverse opportunità; il costo da pagare, però, è una variabile rischio-volatilità più elevata rispetto alla media storica.
Nel lato bond è la stessa cosa; la differenza è che c’è una banca centrale come la BCE che ancora supporta i corsi e le emissioni degli stati (insieme a quella giapponese). Il tasso del Bund decennale, non per niente, è ancora schiacciato allo 0.5%. Si è ampliato, di conseguenza, lo spread col Treasury USA: ad oggi sono 230 bps di differenza. Questo fatto dice che il ciclo americano è più avanzato, e nel contempo fornisce supporto all’Europa ed all’Italia.
Un altro elemento da considerare è che c’è un trend dei tassi più visibile in America rispetto all’Europa; in questa situazione si è inserito il tema dazi. E questo tema porta a privilegiare titoli domestici. Non solo, ma questo fatto aumenta l’incertezza sui mercati.
Sarà quindi molto interessante vedere la stagione delle trimestrali che sta per iniziare. Ci si attende tutto molto bene dal lato USA, più incertezza su quello europeo.
Nel prossimo trimestre, sul lato bond, occhi puntati sulle banche centrali. Attenzione al meeting della BCE, che dovrebbe fornire qualche dato in più sul tapering e sulla sua tempistica. In questo momento i mercati sono in una fase di calma relativa, dopo la piccola tempesta del primo trimestre.
Ce ne sono di molto interessanti tra i bond, in primis i subordinati finanziari. C’è interesse anche al mondo delle convertibili. Per le azioni, occhio alle trimestrali. In Italia, dove prevalgono settori quali i finanziari, l’energy e le utilities, e meno i ciclici, si è sofferto meno del tema dazi. La fase dei ritorni dovrebbe essere abbastanza interessante.
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