Un’overview sul settore del trasporto pubblico locale per approfondire le dinamiche dell’economia di settore e dei mercati, illustrate dall’analista di UniCredit Laura Torchio.
In molte delle grandi città del mondo è in corso una rivoluzione del sistema di mobilità, che vede l’attivazione di un consistente volume di investimenti per potenziare le reti (fisiche e digitali) del trasporto collettivo e attuare una diversa programmazione urbana. Le dinamiche di trasformazione sono guidate dalla crescente urbanizzazione e digitalizzazione delle aree metropolitane; questi fenomeni stanno orientando le scelte di policy verso la promozione di una mobilità sostenibile, integrata e smart.
Anche in Italia è possibile accompagnare i processi di cambiamento che stanno interessando le nostre città; ma solo con l’adozione di strategie integrate di uso del territorio che incentivino la mobilità collettiva a emissioni zero e investano in infrastrutture per l’accessibilità, l’intermodalità e la digitalizzazione. In Italia il sistema di trasporto pubblico evidenzia un ampio potenziale inespresso che potrebbe essere valorizzato. Potrebbe esserlo attraverso piani di infrastrutturazione delle città in termini di connessioni metropolitane e ferroviarie; progetti di rinnovo del parco mezzi nella direzione della mobilità elettrica (solo il 2% della flotta italiana è a trazione elettrica o ibrida); processi di innovazione tecnologica dei servizi di trasporto.
La stabilizzazione del Fondo Nazionale Trasporti e il nuovo piano per la mobilità urbana varato dal Ministero dei Trasporti con il documento “Connettere l’Italia” creano le condizioni per l’avvio di una nuova stagione di investimenti, da attivare attraverso un maggior ricorso al sistema finanziario. L’elevato fabbisogno di investimenti impone alle imprese di TPL un cambiamento nelle strategie di finanziamento. Queste strategie ad oggi sono sbilanciate verso il canale bancario, che rappresenta più della metà del totale dei debiti finanziari delle aziende del settore. La scarsa diversificazione delle fonti di approvvigionamento di capitali costituisce un fattore di rischio per gli operatori; compromette la loro capacità di implementare i piani di investimento. Risulta evidente la necessità di incoraggiare le imprese all’impiego congiunto di strumenti finanziari; bisogna selezionare i più idonei alle varie tipologie di asset da realizzare, anche in un’ottica di diversificazione del rischio. Sino ad ora le aziende di TPL hanno fatto un limitato ricorso al mercato dei capitali. Questo principalmente a causa della ridotta conoscenza delle potenzialità offerte dai diversi strumenti finanziari.
Tuttavia, alla luce dei risultati di una survey condotta su un campione rappresentativo di imprese, emerge un interesse crescente degli operatori per i prodotti di finanza evoluta. Prodotti quali bond, leasing e project finance, individuati come opzioni percorribili per finanziare il piano investimenti. Nel panorama internazionale si registra, da parte di imprese e municipalità, la tendenza a fare ampio ricorso a strumenti di debito per modernizzare le infrastrutture di trasporto e abbattere le emissioni inquinanti. E’ in forte espansione il mercato dei Green Bond, obbligazioni dirette in via esclusiva a investimenti che hanno un impatto positivo sull’ambiente. Si tratta di un’opportunità per le aziende italiane del settore; opportunità che, attraverso questi nuovi strumenti finanziari, possono raccogliere liquidità. Quest’ultima sarà da destinare al piano investimenti facendo leva sull’interesse crescente dei grandi investitori internazionali per gli asset low-carbon.
Se il Green Bond sembra ben adattarsi a investimenti di grande dimensione, per i progetti di taglia più piccola sono disponibili altri prodotti finanziari. Per esempio, il leasing e il mini-bond, che potrebbero facilitare l’implementazione di soluzioni di smart mobility e il rinnovo del parco autobus. Per i grandi progetti infrastrutturali (quali interventi di ampliamento delle reti ferroviaria e metropolitana e di incremento di capacità delle stazioni) il project finance rappresenta la tecnica finanziaria più usata a livello internazionale. Tuttavia in Italia è estremamente limitato il numero di investimenti realizzati nel TPL a causa dell’elevato rischio di “traffico”, difficile da prevedere e strettamente correlato alle politiche di mobilità pianificate a livello locale.
A seconda del fabbisogno di investimento e delle caratteristiche specifiche dell’azienda è possibile individuare opzioni finanziarie differenti, che consentono di migliorare il profilo di liquidità e di rischio dell’impresa. Il mercato finanziario costituisce un’opzione win-win per il sistema di trasporto urbano. Vittoria per le imprese alla ricerca di finanziamenti e nuove fonti di capitali; vittoria per la collettività alla ricerca di una mobilità urbana più sostenibile, integrata e smart.
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