Sergio Marchionne. Quale sarà la sua eredità? | Bloomberg Markets and Finance

Sergio Marchionne si è improvvisamente dimesso da CEO di Fiat Chrysler a causa di problemi di salute. Tommaso Ebhardt di Bloomberg ha seguito Marchionne per più di un decennio. Parla del CEO e della sua eredità ad Alix Steel in “Bloomberg Daybreak: Americas“.

Quale sarà, quindi, la sua eredità alla FIAT?

Sergio Marchionne prese la FIAT nel 2004 come quinto CEO in 2 anni. La società era molto vicina alla bancarotta. Lui è riuscito a rivitalizzarla, anche grazie all’accordo che è riuscito a strappare a Barack Obama. Ha salvato anche Chrysler e, fondendola con FIAT per creare FCA, ha creato il settimo produttore mondiale di auto.

Un numero dice tutto: quando Sergio Marchionne si unì alla FIAT, la società era valutata circa 6 miliardi di dollari. Oggi FCA, che comprende FIAT, Ferrari e CNH Industrial, vale circa 80 miliardi di dollari. Questo numero dice quanto valore abbia creato per azionisti ed investitori nel corso degli anni.

Quale valore voleva ancora estrarre Marchionne per aumentare il valore di FIAT? Se si guardano i grafici, quello attuale è ancora inferiore ai competitor. Si dice che volesse fare un’acquisizione… Quali parti del suo piano possono essere ancora attuate, oggi?

Il nuovo piano è stato presentato il primo di giugno e Sergio Marchionne lo aveva condiviso con i suoi top manager, incluso Mike Manley, che ne prenderà il posto come CEO. Una parte del piano è quella di fare uno spin-off della sezione di componentistica, vale a dire Magneti Marelli, alla fine di quest’anno, e questo è un modo per estrarre valore. Un’altra parte del medesimo era di dare un’ancor maggiore visibilità a Jeep (di cui Manley era CEO, ndr.) globalmente. A questo proposito, alcuni analisti asseriscono che Jeep, da sola, possa valore quanto l’intero gruppo FCA, cioè 30 miliardi di dollari. Per questo motivo Mike Manley sembra proprio l’uomo adatto per estrarre ulteriore valore dal gruppo.

Sembra anche che il messaggio che John Elkann, il patron di Exor (la finanziaria che possiede e controlla FCA, ndr.), sia molto chiaro. Chiunque può mettersi al tavolo per parlare dell’acquisizione di Jeep con Elkann, ma la questione deve riguardare l’intero gruppo Fiat-Chrysler.

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