Risparmio, gli italiani hanno bisogno di affidarsi a un esperto. Le ragioni di Giuliano D’Acunti, Head of Sales | Invesco

Risparmio: gli italiani sono tra i primi al mondo. Quella di mettere da parte un “tesoretto” è per noi una vocazione, fa parte della cultura del nostro Paese. Lo sottolinea Giuliano D’Acunti, Head of Sales di Invesco. Evidenziando come, in un contesto incerto, sia necessario per gli investitori affidarsi a professionisti. Per trovare compromessi in grado di garantire risultati più remunerativi, tenendo sotto controllo i rischi.

Risparmio, da abitudine a sacrificio

Secondo Invesco, più della metà della popolazione italiana non ha debiti e può contare sui proprio risparmi. Tuttavia, avvisa D’Acunti, risparmiare è diventato sempre più complicato, quando non un vero e proprio sacrificio. La spinta al consumo e il sempre più frequente ricorso al credito ha intaccato la capacità degli italiani di mettere da parte capitale. “Oggi solo il 20% degli italiani è capace di risparmiare in maniera costante”, evidenzia D’Acunti. “La percentuale comunque raggiunge il 30% se si considerano anche coloro che investono nei fondi comuni di investimento“.

Investire in un contesto incerto

La situazione è resa ancora più complicata dal difficile contesto economico attuale. In una situazione di instabilità, comunque, far fruttare i propri risparmi non è impossibile. Di solito gli italiani tendono a investire su soluzioni con minimo rischio e minimo rendimento, come le obbligazioni governative. Ma, ribadisce D’Acunti, “secondo le indagini Invesco, chi sceglie i fondi comuni di investimento dichiara di avere un livello di soddisfazione decisamente più elevato”.

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