Mercati. Tre domande al gestore – Asset class Bilanciati e Multiasset | Arca Fondi SGR

In un contesto positivo, i possibili rischi dei mercati sono solo di natura geopolitica, mentre le Banche Centrali proseguono nel loro ruolo di garante del buon funzionamento dei mercati con l’annuncio del nuovo Quantitative Easing da parte della BCE che stavolta non si pone limiti temporali. Solo al raggiungimento del livello target dell’inflazione, infatti, è stata rimandata la manovra di rialzo dei tassi e della fine del QE.

Buongiorno e benvenuti al consueto approfondimento con i mercati e con i prodotti di Arca Fondi SGR. Mercati finanziari in grande fermento dopo un agosto negativo. Il contesto attuale di mercato che stiamo vivendo è quello cosiddetto dei tassi negativi. C’è un ammontare in giro per il mondo di oltre 16 mila miliardi di dollari di bond governativi che hanno dei rendimenti negativi, e questa situazione fa da contraltare a dei mercati azionari il cui trend a rialzo prosegue ormai da diversi anni, anche se con una certa volatilità, che in qualche caso tende a spaventare i risparmiatori. Oggi parliamo di investimenti bilanciati e multi asset, fondi che possono investire nelle principali asset class con un’ampia delega di gestione, e che quindi sono particolarmente indicati per i momenti di mercato caratterizzati dall’assenza di un definito trend. Diamo dunque il benvenuto a Matteo Campi, responsabile investimenti multi asset e alternative di Arca Fondi SGR, al quale chiedo immediatamente di delinearci lo scenario di mercato.

Lo scenario macroeconomico in questo momento è abbastanza positivo. Infatti è vero che la crescita mondiale sarà inferiore a quella del 2018, però questo ha permesso alle banche centrali un atteggiamento molto più accomodante rispetto all’anno scorso. Sia la FED sia, come si è visto la settimana scorsa, anche la BCE. Dal punto di vista dei mercati questa è una notizia molto positiva. Per quanto riguarda i rischi, dobbiamo guardare allo scenario politico. Infatti la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina non è ancora risolta, così come non abbiamo una soluzione definitiva per la Brexit. Da considerare anche le possibilità di conflitti nel Medio Oriente.

Sono delle interessanti considerazioni, Matteo, soprattutto perché ci portano a fare una valutazione di tipo generale. I mercati si sono sempre mossi sulle notizie, però ci sembra di poter ipotizzare che in questo momento ci sia un elevata reattività agli eventi geopolitici. Ne è un esempio la notizia di oggi, con l’ampia volatilità che ha caratterizzato il prezzo del petrolio in seguito alle note vicende dell’Arabia Saudita. Matteo, però credo sia il caso di fare un approfondimento. Quali, tra i temi che hai citato, ritieni sia più impattante per la dinamica dei mercati?

A mio parere dobbiamo guardare alla notizia di settimana scorsa, l’annuncio della BCE della ripresa del QE. Infatti questa notizia può avere una durata anche molto lunga, in quanto il QE sarà questa volta open handed, cioè non è stata fissata una data di fine nell’acquisto di titoli governativi da parte della BCE, ma la fine del QE e il rialzo dei tassi sono stati legati alla ricomparsa dell’inflazione, all’effettivo raggiungimento del target da parte della BCE. Ricordiamo che l’inflazione non raggiunge il suo target da più di dieci anni, e quindi una notizia di questo tipo avrà un impatto sui mercati molto importante.

Sono sicuro che ci sarà un impatto sicuramente rilevante, penso. Io ti chiederei di tradurre un po’ le indicazioni che ci ha dato sui mercati calandole direttamente sulla realtà dei fondi. Su quali fondi state impostando una strategia che potremmo definire più adatta a questo contesto?

Direi che in questo periodo noi guarderemmo con molta attenzione ai fondi multi asset, e al fondo TE. Sono fondi molto diversificati che investono in asset di vario tipo, obbligazionari e azionari. Però, per quanto riguarda i fondi multi asset, ricordiamo che la duration governativa nel benchmark è zero. Nei fondi, in questo momento è addirittura leggermente negativa, quindi non temiamo un eventuale rialzo dei tassi, così come non temiamo i tassi negativi. Per quanto riguarda TE, oltre ad avere una asset allocation che per molti clienti è ideale, infatti ha il 30 per cento di azioni, è moderatamente esposto al dollaro, che potrebbe beneficiare della politica particolarmente accomodante della BCE, registrando quindi ulteriori apprezzamenti.

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