Mercati emergenti: asset class stabili, ma bisogna restare selettivi | Ersel

Mercati emergenti: per la prima volta da molti anni, le asset class sono stabili. Un fenomeno che ha diversi lati positivi, spiega Andrea Nocifora del team gestioni patrimoniali Ersel.

Innanzi tutto, le aziende possono contare in genere su fondamentali solidi. Inoltre, rispetto all’anno scorso è scomparsa la gran parte dei rischi esogeni legati a un aumento delle politiche protezionistiche. Infine, la stretta fiscale e monetaria decisa dai policy maker cinesi a inizio 2017 non ha finora avuto effetti negativi né dal punto di vista dei dati macro né sui mercati. Al contrario, ha addirittura permesso un graduale aggiustamento ai rialzi della FED che dovrebbero verificarsi questo mese e nel corso della seconda metà dell’anno.

Mercati emergenti: a cosa prestare attenzione

Il quadro è quindi positivo. Permangono ancora alcune sacche di valore, soprattutto in alcuni mercati azionari asiatici, e nelle obbligazioni dei paesi con i tassi reali più elevati.

Ma resta comunque necessario essere selettivi sugli investimenti. Soprattutto sull’asset class azionaria e sulle esposizioni valutarie. Scegliere con attenzione i settori e i paesi. Tenendo conto del ritorno verso il fair value dopo le grosse sottovalutazioni avute fino a metà del 2016.

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