Diversificazione: ecco la parola chiave per investire il proprio denaro in modo sicuro. I mercati finanziari non sono come le corse dei cavalli: puntare su una sola asset class è pericoloso. Il motivo? Non esistono strumenti finanziari privi di rischio. Articolare gli investimenti, da un punto di vista qualitativo e quantitativo, aiuta a ridurne la rischiosità senza inficiare la redditività. Il principio è semplice: dato che non possiamo prevedere quali saranno le performance dei titoli, è consigliabile differenziarli per ammortizzare il rischio che vadano male. Creando un portafoglio che rispecchi i nostri obiettivi finanziari.
Attenzione però a non strafare. Come diceva Warren Buffet, “Wide diversification is only required when investors do not understand what they are doing”.
È consigliabile diversificare gli investimenti puntando su una varietà di asset class. Un mix di investimenti diversi contribuisce ad attutire il rischio di una categoria di strumenti. I risparmiatori più accorti utilizzano varie asset class nell’ambito di un’asset allocation del portafoglio. Dosando in base ai propri obiettivi e al livello di rischio che si è in grado di sopportare. Ad esempio le obbligazioni, come i BTp, sono un efficace veicolo di diversificazione: sono un investimento sicuro e garantiscono un flusso cedolare costante. Se invece cercate rendimenti elevati, a fronte di un rischio maggiore, dovrete puntare sulle azioni.
Immaginiamo di voler investire 1000€. Se puntiamo sulle azioni di una sola società, saremo molto esposti al loro andamento. Un rischio che si attutisce se invece ripartiamo il capitale tra più aziende.
Asset class come l’azionario e l’obbligazionario sono composte da investimenti anche molto diversi tra loro. Ad esempio il primo include titoli large cap, mid cap e small cap, che variano in base alla capitalizzazione delle società. E distingue tra mercati sviluppati e paesi emergenti, che hanno ovviamente caratteristiche molto diverse tra loro.
Non si tratta di strategie alternative: per distribuire i propri investimenti e gestire il portafoglio in modo attivo non basta semplicemente puntare su più società. Come in una buona ricetta, bisogna scegliere strumenti ben assortiti. È altrettanto importante collocare il proprio denaro in settori differenti, oltre che in asset class, paesi e valute diversi. In una parola, de-correlare. La strategia di diversificazione è tanto più efficace quanto meno i singoli investimenti sono correlati tra loro. Con gli effetti della globalizzazione, le industries funzionano in modo simile un po’ ovunque: ma se puntate, per fare un esempio, sia sulle utilities che sull’health care, ridurrete il rischio di perdite di capitali.
Per un investitore privato non è semplice diversificare. Per due ragioni: acquistare una sufficiente varietà di asset class è oneroso; gestire il portafoglio in modo dinamico richiede tempo e competenze. Ecco perché i fondi comuni sono una soluzione: consentono di investire somme anche piccole, conservando i vantaggi offerti dall’articolazione in molteplici strumenti d’investimento.
In conclusione, il principio di base è garantirsi una volatilità ridotta grazie all’articolazione degli strumenti finanziari. Un principio in cui non conta tanto la quantità degli investimenti, ma la varietà. Tenendo sempre a mente il fatto che la bacchetta magica non esiste. Le variabili coinvolte sono molteplici, dalla qualità degli investimenti selezionati al sentiment del mercato. E avere un portafoglio ben diversificato non significa essere immuni dalle perdite.