I pronti contro termine sono strumenti finanziari che possono rappresentare un’alternativa a Bot e conti correnti vincolati. Scelti dalle famiglie ma utili anche a imprese e intermediari finanziari, sono noti per la loro semplicità, l’aliquota fiscale ridotta e il breve orizzonte temporale. Il professor Duccio Martelli dell’Università degli Studi di Perugia ne spiega in breve il funzionamento e sottolinea gli elementi a cui prestare attenzione.
I pronti contro termine sono adatti a chi vuole investire somme rilevanti con un impiego a scadenza breve.
Il risparmiatore compra infatti dei titoli obbligazionari da una banca con l’impegno di rivenderli a termine alla stessa a un prezzo prefissato. Il rendimento deriva proprio dalla differenza tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto.
Il funzionamento (apparentemente) semplice e la garanzia nel caso di insolvenza della banca data dalla proprietà delle obbligazioni rendono i pronti contro termine uno strumento competitivo anche per i soggetti con bassa propensione al rischio.
Tuttavia il risparmiatore deve prestare attenzione ad alcuni aspetti chiave.
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