Le tre regole d’oro per investire

Ecco le tre regole d’oro per investire in modo corretto e per superare l’ansia di breve periodo

La maggior parte delle persone (e quindi degli investitori n.d.r.) si lascia dominare dalla paura. Di fronte ad un problema (ad una perdita di breve periodo, n.d.r.) le persone si allarmano. Pensano al peggio, temono sciagure. E così trasmettono i loro sentimenti agli altri. Chi ha paura perde il controllo di sé, compie azioni scoordinate e si ritira quando potrebbe avanzare. Per questo il nemico, in guerra, proclama la sua forza e insiste sulla nostra debolezza, cercando in ogni modo di deprimere il nostro morale, di generare in noi paura, pessimismo

Francesco Alberoni, descrizione della paura – L’arte del comando.

In questo post proponiamo l’intervista realizzata da ProfessioneFinanza a Paola Pallotta, Director Financial Intermediaries Italy Capital Group. che ci ricorda le tre regole d’oro per investire. La società si è specializzato nel tempo e continua a indagare l’approccio corretto all’investimento da parte del risparmiatore.

Pallotta spiega come superare l’ansia di breve periodo e su quali fattori il risparmiatore deve puntare per non farsi travolgere dal panico. Fondamentalmente basta attenersi alle tre regole d’oro dell’investimento finanziario: tempo, disciplina e diversificazione.

Tempo, disciplina e diversificazione

  1. Tempo: il risparmiatore deve darsi degli obiettivi e un orizzonte temporale entro quali intende raggiungerli. Occorre poi restare focalizzato su tali tempistiche, controllando di tanto in tanto i risultati raggiunti dagli investimenti.
  2. Disciplina: il risparmiatore deve trovare il modo giusto per entrare nell’investimento. A seconda delle sue caratteristiche e disponibilità potrebbe essere tutto e subit (PIC), oppure un po’ alla volta (PAC). Oppure potrebbe seguire ad esempio una regola che prevede investire una certa cifra nelle fasi di flessione dei mercati. La disciplina aiuta anche a uscire in modo corretto da un investimento. Tutti siamo vittime degli effetti cognitivi e di ansie. Primo fra tutti l’effetto gregge, che consiste nel seguire gli altri: entrare nei mercati quando entrano tutti (a prezzi alti), uscire nei momenti di panico (a prezzi bassi). La disciplina aiuta a restare ancorati agli obiettivi dell’inizio.
  3. Diversificazione: regola imprescindibile. Il risparmiatore deve sempre considerare l’investimento nel suo complesso. Chi investe deve guardare l’intero portafoglio di investimento. Non deve commettere l’errore di focalizzarsi sulle singole componenti del portafoglio. Nel breve periodo è normale e piuttosto plausibile che ci sia qualche strumento o asset class che non va bene. Ma se l’investitore l’ha scelto con cognizione di causa all’inizio, allora deve aspettare che lavori. Questi concetti sono Kahneman, non moderni ma del tutto efficaci.

Dopo le tre regole d’oro per investire, Pallotta ricorda che le oscillazioni dei mercati sono parte naturale dei cicli finanziari. Le correzioni sono tante diffuse quanto temporanee. La buona notizia è che i mercati finanziari recuperano sempre. La cattiva notizia è che i risparmiatori a volte si fanno vincere dall’ansia e scappano dai mercati prima che inizino a recuperare.

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