Che cosa sono gli ETF? | DaDaMoney

Il mercato degli ETF continua a crescere e interessare moltissimi investitori. Ma che cosa sono gli ETF?

Partiamo dal nome: ETF è l’acronimo di Exchange Traded Fund. Si tratta di uno strumento d’investimento con caratteristiche intermedie tra azioni e fondi. Come le prime, gli ETF sono negoziati in Borsa. Come i secondi, permettono un’ampia diversificazione.

Cosa contraddistingue gli ETF? Replicano fedelmente la performance e quindi il rendimento di un “sottostante”. Proprio per questo si dice che la loro gestione è totalmente passiva. Gli ETF possono riprodurre sottostanti di diverse tipologie. Azioni, obbligazioni, commodities, valute ma anche comparti economici o interi indici, come il FTSE MIB. Attenzione però: se l’indice è espresso in una valuta diversa dall’euro, il rendimento dell’ETF risentirà della sua svalutazione o rivalutazione.

I vantaggi degli ETF

In primis, non ci sono commissioni di entrata, di performance e di uscita. Questo perché gli ETF non cercano di “battere il mercato” (l’obiettivo della cosiddetta Alpha della gestione) ma, come detto, replicano l’indice. Le commissioni di gestione sono relativamente basse e vengono applicate in proporzione al periodo di detenzione. Le potete individuare sotto la voce TER, “Total Expense Ratio”: la commissione totale annua per la gestione e amministrazione del fondo.

Molti ETF obbligazionari, a differenza delle obbligazioni vere e proprie, distribuiscono la cedola ogni mese. Nel caso in cui l’investitore voglia reinvestirla, il capitale non sarà tassato. Anche i dividendi e gli interessi degli ETF azionari possono essere distribuiti periodicamente agli investitori o capitalizzati nel patrimonio complessivo del fondo.

Un’altra caratteristica molto apprezzata degli ETF è l’alto grado di trasparenza dell’investimento. L’investitore può monitorare l’esposizione e l’andamento del fondo in tempo reale.

Poi c’è la grande liquidità, cioè la facilità di compravendita. Come le azioni, gli ETF sono scambiati ogni giorno all’interno dei principali mercati azionari mondiali. Potrete impostare stop loss (strategia finalizzata a salvaguardare il capitale investito nel caso in cui l’andamento dei mercati andasse in direzione contraria alle aspettative iniziali) oppure comprare gli ETF a margine e venderli allo scoperto (operazione finanziaria che consiste nella vendita, effettuata nei confronti di uno o più soggetti terzi, di titoli non direttamente posseduti dal venditore).

Con gli ETF siete protetti dai rischi di insolvenza. Trattandosi di strumenti a patrimonio separato rispetto a quello societario, il patrimonio investito negli ETF viene restituito anche in caso di fallimento delle società che ne curano l’attività.

Grazie agli ETF, inoltre, anche i piccoli investitori possono accedere a titoli, indici e aree geografiche che fino a qualche anno fa erano inaccessibili.

Quindi il vantaggio principale degli ETF, accanto all’elevata liquidità, è la possibilità di diversificare facilmente il portafoglio senza investire capitali ingenti. Date le loro caratteristiche, gli ETF si adattano a molteplici obiettivi (e stili) d’investimento, dal trading al medio/lungo termine. Nel nostro paese sono diffusissimi: la Borsa Italiana è in Europa una di quelle a più alto tasso di negoziazione di ETF.

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