ANIMA, il punto sui mercati alla fine di febbraio

ANIMA, la Videochat del 23 febbraio 2017

Anima Sgr fa il punto sulla situazione nazionale ed internazionale. Con: Armando Carcaterra (Direttore Investimenti), Miriam Berizzi (Resp. Specialisti di Mercato) e Davide Gatti (Direttore Vendite).

Siamo entrati in una fase diversa rispetto agli ultimi anni. Potremmo essere di fronte ad un trend di tassi che si muoveranno al rialzo?

E’ importante tenere presente che un aumento dei rendimenti sostanziali c’è già stato. Il mercato dei governativi globali, nell’ultimo trimestre, ha registrato le perdite più significative degli ultimi 14 anni. Noi pensiamo che il trend possa continuare, anche se a ritmo più lento e con più volatilità. Potenzialmente, potranno esserci anche fasi di correzione e consolidamento importanti. La ragione fondamentale è l’evoluzione del quadro macro.

Nella seconda metà del 2016 hanno cominciato ad emergere segnali di crescita ed aumento dell’inflazione. Segnali che hanno trovato nuove conferme in questa prima parte dell’anno. Ci sono molte evidenze al riguardo.

In merito alla crescita, la parola chiave è “sincronizzazione”. Gli indicatori di fiducia delle imprese dipingono un quadro di accelerazione sia per la manifattura che per i servizi. Questo fatto è valido su scala globale, non solo in USA. Anche in Europa le cose stanno migliorando sensibilmente.

Anche per l’inflazione le considerazioni sono le stesse. Miglioramento diffuso su scala globale, con l’area euro in testa. Questi sviluppi non sono passati inosservati alle banche centrali, che hanno adottato un orientamento meno espansivo. In America, la Yellen ha detto che qualunque meeting è buono per il rialzo dei tassi. La BCE da aprile comprerà 20 miliardi di euro in meno di bond.

Considerazioni

Tutti questi elementi, con la chiosa di politiche fiscali espansive, sono compatibili con un aumento dei rendimenti. Nella stessa direzione spingono le valutazioni. Ci sono ancora 5,6 trilioni di euro di bond a tasso negativo a giro. Una fetta ancora più ampia di strumenti ha un pessimo rapporto rischio-rendimento. Bastano 23 bp per azzerare la performance annuale di un BTP a 10 anni italiano. Da inizio anno l’aumento sui BTP decennali è stato di 150 basis points.

Videochat Anima parte II