Simone Facchinato, Responsabile team multi-asset e multi-manager di Anima SGR, interviene l’11 febbraio a Radio InBlu. Parla dello scenario dei mercati, delle asset class da privilegiare ed approfondisce i fondi multi-asset.
Tutto sommato siamo in una fase positiva. Tute le economie globali stanno vivendo un momento di crescita. E’ un fenomeno sincronizzato, partito nell’ultimo semestre dell’anno scorso. E’ un fenomeno positivo, che ha interessato tutte le economie.
La novità che fa riflettere è proprio l’Europa che fa meglio degli USA in termini di crescita. E’ un’ottima notizia. C’è da dire che l’America vive una fase molto più matura, e quindi va verso ritmi più lenti di crescita. L’Europa ha vissuto una fase più difficoltosa; è anche normale che la crescita cominci un po’ ad accelerare. Purtroppo non ci sono solo buone notizie in Europa. L’italia ancora non trova il giusto abbrivio come gli altri grandi paesi europei.
La Cina ha vissuto un cambiamento importante rispetto a come stava l’anno scorso. L’economia stava rallentando troppo. Governo e banca centrale hanno deciso di fare grandi iniezioni di liquidità e grandi investimenti. Lo stimolo è stato nell’ordine di 1 trilione di dollari (mille miliardi), pari al 10% del PIL. La Cina vive una grande fase di transizione. Deve diminuire il suo ritmo di crescita, ma non deve fare un hard landing. Non è facile mantenere questo equilibrio, ma ci stanno riuscendo bene.
Hanno certamente vissuto fasi alterne nel 2016, particolarmente l’azionario, molto penalizzato nella prima parte dell’anno, poi in netto recupero. Le cose sono cambiate. Oggi viviamo una fase sincronizzata. Brexit ed elezioni USA hanno cambiato, anche significativamente, lo scenario. Abbiamo vissuto una lunga fase di deflazione e disinflazione. Oggi, finalmente, si può pensare ad economie che guardino una fase di reflazione, quindi di aumento progressivo dell’inflazione. Al di là di momenti di transizione, che ci possono sempre essere, dovremo essere in uno scenario dei mercati favorevole, soprattutto per le azioni. Quando aumenta la crescita, ed aumenta l’inflazione, aumentano gli utili reali. Questo favorisce l’azionario.
Per le obbligazioni, invece, lo scenario è sfavorevole. L’aumento delle inflazioni, infatti, penalizza i bond a causa del rialzo dei tassi. Quindi il valore delle obbligazioni dovrebbe tendere a scendere. Questa è una visione per tutto l’anno, e forse anche un po’ oltre. Nel breve, invece, le obbligazioni possono essere anche un asset interessante.
Settori azionari interessanti sono l’energetico e le materie prime, più legati ad aumento di crescita ed inflazione.
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