5G. Cos’è e come potrebbe cambiare le cose | Marco Montemagno

Arriva il 5G, capiamo perché potrebbe cambiare le cose. Marco Montemagno parla della nuova tecnologia delle reti di telecomunicazione, un salto quantico rispetto al 4G.

Nel mondo ci sono decisamente un enorme quantitativo di dispositivi connessi. Ogni volta che si pensa a quanti apparecchi saranno connessi nel futuro, a quanti sensori ci saranno, basta pensare ad una parola: dappertutto. E quando si dice dappertutto, significa proprio quello, cioè ovunque.

Tutto è connesso e tutto è velocità. Ma come farà tutto questo a funzionare, nel futuro?

Qual’è la tecnologia abilitante per fare questo?

La parolina magica è 5G. Si tratta della quinta generazione dei protocolli di comunicazione di telefonia mobile; per gli addetti ai lavori è una sorta di terra promessa. Come tutte le nuove tecnologie, si aspetta, e se funziona ci si inizia a fidare; all’inizio, è normale essere scettici e critici.

Le prospettive del 5G

Ma il 5G ha una serie di promesse ed aspettative interessanti. Eccone alcune.

La prima è la possibilità di andare più veloci. Molto più veloci. E l’andare più velocemente online fa tutta la differenza del mondo. Senza una connessione veloce, moltissime delle cose che oggi diamo epr scontate non sarebbero mai possibili. Basta pensare ai video…

La seconda è che il 5G connetterà tutti i sensori di tutti gli apparecchi, tanti, a cui si accennava prima.

La terza è che promette di funzionare bene, per davvero, anche quando si è in giro su treni, aerei, auto.

La quarta, molto interessante, è che il tempo di reazione è superveloce. La latenza è ultrabassa, pari ad 1 millisecondo. Con un esempio ipotetico, se oggi si dà un input ad un’auto che si guida da sola di fermarsi col 4G, ci vogliono tre metri perché possa farlo. Col 5G, la stessa ipotetica auto si ferma dopo tre centimetri. Una bella differenza.

5g e 4.0

Il 5G, poi, può fare la differenza nell’industria 4.0, ovvero nella quarta rivoluzione industriale, dove macchine ed operatori sono interconnessi via i soliti innumerevoli sensori. E perché può farlo? Principalmente perché oggi tutte le macchine sono connesse tra di loro via cavo; col 5G i cavi non saranno più necessari, ed una fabbrica sarà connessa wirelss sul serio.

Staremo a vedere se il 5G risponderà in pieno a queste aspettative. Nel frattempo, conviene ricordare che è vero che il cambiamento rappresenta un progresso, ma è altrettanto vero che il progresso passa sempre dal cambiamento.

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