Settore Azionario. “Meglio pensare globalmente” | Morgan Stanley IM

Settore Azionario. “Meglio pensare globalmente” | Morgan Stanley IM

La view sugli asset rischiosi, cioè sul settore azionario, di Niccolò Rabitti, executive director di Morgan Stanley IM. Vede il 2017 chiudersi in positivo, ma con possibili episodi di fuga da parte degli investitori. Meglio pensare a strategie globali.

Il 2017 si è aperto meglio rispetto al 2016. Però abbiamo davanti dei mesi con tante incognite, non solo economiche Qual è la vostra visione per quest’anno?

Nel 2016 gli eventi che hanno portato volatilità sul mercato sono stati parecchi. Nel 2017 guardiamo alla situazione geopolitica in Europa. Guardiamo anche a minacce economiche, come l’inflazione. Tutto sommato i nostri gestori ritengono il 2017 un anno in cui le asset class rischiose, cioè il settore azionario, potranno essere positive per fine anno. Chiaramente non ci arriveremo con un andamento lineare. Potranno esserci delle fughe dal rischio, innescate da alcuni eventi. pensiamo quindi alle elezioni francesi, o all’implementazione della Brexit. Attenzione anche all’inflazione, come già detto

Tutti questi eventi possono portare fasi di risk-off, di avversione al rischio. Il 2017 può comunque rivelarsi un anno positivo, forse anche con una volatilità ridotta rispetto al 2016.

Quindi, volendo individuare delle opportinitò, su quali settori o magari aree geografiche conviene muoversi?

Dal punto di vista del settore azionario, riteniamo che le strategie globali siano sempre quelle da preferire. Questo per evitare di sbagliare con le scelte regionali. Quindi strategie globali, magari con focus settoriale. Un esempio possono essere le infrastrutture globali, visto che se ne parla tanto. In alternativa, strategie che espongano l’investitore alle migliori azioni a livello globale. Ciò va a risolvere la scelta sulle aree geografiche. Quindi puntare decisamente su strategie globali che contengano il meglio del meglio. Europa, quindi, con Stati Uniti e, perché no, anche i mercati emergenti. Un approccio globale non può che aiutare l’investitore finale.

Altri post che potrebbero interessarti