Sbiancamento dei coralli, un altro danno del cambiamento climatico | Etica SGR

Lo sbiancamento dei coralli in Australia sta tenendo il mondo con il fiato sospeso. La Grande barriera corallina del Queensland, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, sta letteralmente friggendo. Il motivo? L’aumento delle temperature. È questo l’argomento scelto da Etica SGR per la nuova video news.

Sbiancamento dei coralli, danni senza precedenti

Per il secondo anno consecutivo, i coralli hanno perso il loro colore. Il surriscaldamento delle acque spinge i coralli a espellere le alghe che vivono nei loro tessuti e forniscono ossigeno e nutrienti. Se le temperature non torneranno alla normalità entro 6-8 settimane, i coralli potrebbero morire. A denunciarlo è Greenpeace Australia, che ha diffuso alcuni tragiche foto scattate dal biologo marino Brett Mornoe Garner. Nelle immagini, quasi il 100% dei coralli è soggetto a sbiancamento. “Quello che stiamo vedendo è senza precedenti”, ha dichiarato Garner. “Chissà quanti dei coralli sbiancati riusciranno a riprendersi”.

Nel 2016 questo fenomeno aveva portato alla morte il 22% dei coralli della costa del Queensland. Secondo le autorità del Parco marino della Grande barriera corallina, è troppo presto per sapere se lo sbaincamento di quest’anno è della stessa intensità o anche più grave di quello del 2016, ma “ciò che è importante è che il clima sta cambiando e sta causando una frequenza maggiore di eventi estremi nelle Grande barriera corallina”.

Il futuro della Grande barriera corallina

La barriera ha perso circa metà della sua copertura di corallo negli ultimi trenta anni. Alla lunga lo sbiancamento porterà all’estinzione dei coralli. Un fenomeno con drammatiche conseguenze per tutto l’ecosistema, uno dei più ricchi del pianeta. Ecco perché Greenpeace Australia ha lanciato un appello ai governi: “possiamo interrompere la distruzione della barriera se riduciamo drasticamente le emissioni globali”.

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