Antonello Cattani di Q Consulenze Finanziarie analizza la situazione e le prospettive dei risparmi degli italiani alla luce dell’instabilità dei mercati.
L’anno 2018 è stato un anno molto difficile per i mercati finanziari. Vediamo come abbiamo gli indici azionari che sono saliti molto in questi anni, ma sono sostenuti più che da un’economia reale da un indebitamento progressivo. Quindi un po’ fare soldi con i soldi… una situazione molto pericolosa che nel 2018, per la prima volta negli ultimi dieci anni, l’indice della borsa americana ha avuto un calo di oltre il 20 per cento, cosa che non era mai avvenuta prima. E’ un primo segnale che i nodi stando un po’ venendo al pettine. Il risparmiatore ha iniziato un po’ ad accorgersi che i rischi effettivamente ci sono. Quindi, se gli investimenti iniziano a perdere, anche il patrimonio potrebbe essere intaccato da questo.
L’Italia è un problema nel problema, diciamo, perché l’Italia, da quando si è insediato questo questo governo, quindi da maggio in poi, sono iniziati a emergere problemi che pensavamo ormai sopiti, come il problema dello spread. Vediamo come lo spread da 100, 150 sia improvvisamente raddoppiato. Adesso è un po’ rientrato nella normalità, ma è lecito aspettarsi ancora dei movimenti speculativi anche perché, notizia proprio di pochi giorni fa, le stime di crescita sull’Italia sono state riviste tutte al ribasso. Quindi, anche in questo caso, vediamo come le aspettative sull’Italia non siano rosee. Perciò è lecito aspettarsi altri movimenti, un altro difficile.
Fino ad adesso ha portato che nel 2018 i rendimenti di tutti gli investimenti generalizzati, quindi azioni, obbligazioni, hanno perso forse per il primo anno dopo un po’ di tempo in cui tutti gli investimenti sono stati intaccati, e quindi questo sicuramente comporta comporta dei rischi. Quindi mettersi al riparo sicuramente può essere consigliabile.
Noi consigliamo sempre una pianificazione seria, nel senso di effettivamente vedere quali sono gli obiettivi. Può sembrare semplice definire gli obiettivi di breve, di medio e di lungo. il problema è che pochi lo fanno. Meglio, spesso si è in balia degli intermediari finanziari, i cui obiettivi non sono quelli dei clienti, ma sono quelli della banca; questo, di solito, è il problema principale. Vediamo spesso come regalando soldi in commissioni bancarie inutili il patrimonio, ahimè, può talvolta essere intaccato.
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