Si è svolto lo scorso 28 gennaio a Milano il convegno annuale di Kairos sui mercati, “scenari e idee di investimento”, dedicato alla clientela privata, che ha da sempre lo scopo di diffondere informazione e cultura finanziaria, utile soprattutto dopo un anno particolarmente complesso come il 2018
Paolo Basilico, presidente, CEO e fondatore di kairos, insieme ai gestori del gruppo, ha suggerito come affrontare oggi i mercati per cercare interessanti opportunità di investimento.
“Come abbiamo prodotto in questi 20 anni valore aggiunto? Studiando, visitando, incontrando, modellando… per usare un termine brutto che vuol dire essenzialmente “facendo calcoli numerici” le aziende, perché sono le aziende che emettono azioni o obbligazioni, ed è proprio in quelle che noi investiamo”.
Guido Brera, responsabile delle gestioni collettive, entrando nel vivo del discorso insieme a Rocco Bove, Federico Riggio, Massimo Trabattoni, Federico Trabucco e Vittorio Villa, ha ipotizzato il nuovo scenario a seguito della fine del quantitative easing, soprattutto in Europa.
“Finalmente possiamo ricominciare a fare il nostro lavoro, cioè a valutare le aziende per quello che sono, perché questo tipo di aziende oggi, quelle sopravvissute, saranno il target di queste nuove grandi piattaforme che si sono create grazie o per colpa del quantitative easing”.
Bisogna, suggeriscono, osservare l’integrazione tra le banche centrali e il ciclo economico, che potrà offrire tassi di interesse e una matrice di rischio rendimento interessanti
“E’ anche vero che, finalmente, come dicevo prima, ci sono dei rendimenti da andare a cogliere; abbiamo vissuto per anni la frustrazione di chi fa obbligazioni, di andare a cercare quasi, veramente, faticosamente, dei rendimenti. Oggi quei rendimenti ci sono, al prezzo di una volatilità più elevata. Però possiamo andarli a fotografare, tornando alla radice del nostro mestiere di andare a cercare il valore nei singoli titoli”.
Pio Benetti, responsabile delle gestioni patrimoniali, Paolo Bosani, portfolio manager e Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos, hanno poi spiegato l’andamento dell’economia e delle sue macro variabili, che ovviamente hanno grande influenza sui mercati finanziari.
“Siamo a metà strada e siamo in una situazione di grande equilibrio anche psicologico. Non ci sono né gli eccessi di euforia, né eccessi di pessimismo, e da qui in avanti si procederà con flusso di notizie nuove. Il posizionamento è equilibrato, non ci sono né eccessi di rischio, né portafogli svuotati di rischio, e quindi siamo in una situazione certamente più solida”.
Osservati speciali sono risultati Cina e Stati Uniti, pensiero condiviso anche dal professor Neil Ferguson, storico e saggista scozzese, già ospite di Kairos nel 2011 è tornato sul palco del Principe di Savoia per offrire nuovamente il suo punto di vista. Ferguson, in un excursus storico e geopolitico dello scenario mondiale, ha analizzato le recenti manovre della Fed e del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, gli sviluppi positivi e negativi legati alla Silicon Valley e alle big tech, e l’incertezza politica dell’eurozona, tutte variabili che è indispensabile comprendere al meglio per affrontare il volatile 2019 appena iniziato.
Allungare l’orizzonte temporale di investimento, puntare sull’economia reale e continuare a fare quel lavoro di ricerca di valore con stampo quasi artigianale tipico del dna di kairos è dunque la strada da percorrere.
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