Mercati. La Strategia d’Investimento 2019 di La Financière de l’Echiquier | Bluerating

Alla presentazione della Strategia di investimento di La Financière de l’Echiquier 2019 sui mercati sono intervenuti Olivier de Berranger, Chief Investment Officer e Frédéric Buzaré, Gestore di Echiquier Agressor. Quest’ultimo è un fondo di stock-picking che investe nell’universo delle azioni europee attraverso uno stile di gestione opportunistico e senza vincoli di stile o di dimensione.

Visto che siete esposti sui corporate Europa, quali sono, per la società, le possibilità di generare valore o le opportunità da cogliere, alla luce della politica dei tassi della BCE?

Non prevediamo nessuna mossa da parte della BCE nel 2019. In tema di tassi di interesse preferiamo i titoli corporate ai governativi. Pensiamo che ci sia un’opportunità da cogliere a seguito dell’ampliamento degli spread nel 2018 per tornare sul mercato dell’high yield. Oggi i rendimenti sono del 2,5% – 3% su un bond BB a 5 anni in Europa. Pensiamo che sia un buon entry point. Stiamo comperando bond per il nostro fondo obbligazionario, ed anche per i diversificati. L’high yield può essere un buon investimento in Europa per il 2019“.

Echiquer Aggressor, ben conosciuto in Italia, negli ultimi anni non ha risposto alle attese né degli investitori, né della società. Come tornare a successo e risultati di un tempo?

Aggressor è un fondo opportunistico e contrarian. Insieme a Didier Le Menestrel abbiamo passato in rassegna ogni singola posizione per verificarne l’allineamento con il DNA del fondo. Abbiamo aggiunto anche alcune idee nuove, che non si trovano altrove. Cerchiamo di pensare 2fuori dagli schemi”. Abbiamo diversificato il portafoglio dal punto di vista geografico e settoriale per far sì che il fondo sia preparato al meglio per affrontare uno scenario più sfidante e volatile. Ma, alla fine, è un fondo di convinzione, molto concentrato. Mi sto impegnando personalmente perché Agressor torni ad essere un grande fondo“.

Di fronte ad un investimento sempre crescente dell’investimento SRI in Italia, quale proposta offrite voi?

LFDLE è sempre stata un’azienda che ha basato il processo gestionale nell’analisi delle aziende, non dei titoli, che ha in portafoglio. Questo ha portato naturalmente, negli anni, a rafforzare questo processo, integrando l’analisi extra finanziaria. Nel 2007 abbiamo ricevuto i primi mandati SRI proprio perché il nostro modello proprietario mostrava una capacità sicuramente già di altissimo livello. Quindi oggi per noi è semplicemente rispondere in modo assolutamente naturale alla richiesta del mercato, continuando a rafforzare la nostra expertise su tutti i team di gestione“.

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