Convegno “Scenari e proposte di investimento”. L’intervento di Alessandro Fugnoli, Strategist Kairos, Autore de “Il Rosso e il Nero”, sull’attuale situazione dei mercati.
Bisogna distinguere tra impressioni soggettive, che sono ancora di permanenza della medesima, soprattutto in Europa ed in Italia, ed i dati oggettivi. Questi ultimi dicono che la crescita globale, dal 2009 ad oggi, è stata nel complesso uguale a quella negli anni dal 1982 al 2008. Quindi, come crescita, NON siamo in crisi, e non lo siamo più da parecchi anni.
Se però si guarda al prezzo pagato con questa crisi, cioè l’aumento del debito globale, si vede che oggi si è più indebitati di prima della crisi. E quest’ultima ha evidenziato i pericoli dell’esserlo troppo. Maggiore indebitamento significa che, rispetto al PIL mondiale, il debito mondiale è più alto, in proporzione, rispetto al 2008.
Si tratta, perciò, di una situazione contrastata, che va monitorata attentamente.
Le prospettive sono nel complesso positive, e proprio a causa dell’indebitamento pesante. I governi e le banche centrali hanno adottato un’impostazione per cui si cerca di diminuire l’onere per servire l’imponente debito esistente (abbassare i tassi d’interesse il più possibile). E poi si è monetizzato il debito, attraverso il QE. Questo ha dato una forte spinta ai mercati. Ma la loro validità la potremo vedere solo tra molti anni.
Per quanto riguarda i mercati finanziari, la spinta è ed è stata evidentissima, ancora oggi. L’onda andrebbe cavalcata fino alla fine, soprattutto sull’azionario rispetto all’obbligazionario. E soprattutto in Europa, che è stata l’ultima a mettere in campo politiche di QE, tuttora in corso.
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