Intervista a Marco Castelnuovo, Team Obbligazionario Ersel, con un approfondimento su obbligazioni e mercati valutari. Come è stato questo mese? Come saranno i prossimi?
Giugno è stato un mese all’insegna della divergenza, sia dal punto di vista macroeconomico che delle politiche monetarie. Da una parte la FED prosegue nel rialzo dei tassi; dall’altra la BCE, che continua ad acquistare, quindi a fare QE, ma che sposta in avanti il rialzo dei tassi, all’estate 2019 ed oltre. Il mercato si aspettava, invece, un rialzo dei tassi più vicino. Questo ha prodotto una discesa dei tassi più di lungo periodo più marcata in Europa rispetto che negli USA.
Questa divergenza ha prodotto anche un indebolimento dell’euro nei confronti del dollaro. Questo anche a causa delle vicissitudini politiche, sia italiane che europee. Per la precisione, una Merkel sotto pressione sui migranti, un’Italia in cui predomina l’incertezza politica.
Il tighening della FED ha prodotto anche un altro effetto collaterale, insieme alla guerra commerciale in atto tra gli States e la Cina, e tra i primi e l’Europa. Ha messo sotto pressione gli emergenti, allargando gli spread, e valute che si svalutano nei confronti del dollaro.
Questa divergenza tra America, Europa ed emergenti costringe questi ultimi a cambiare le loro politiche monetarie, passando da espansive a restrittive per fermare i flussi in uscita.
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