Massimo Guerrieri, titolare dello studio Q Consulenze Finanziarie, analizza i possibili rischi presenti sui mercati finanziari e negli investimenti proposti dalle banche.
Il grafico dell’S&P500, lindice di capitalizzazione più importante d’America, mostra come sia la situazione dal 1950. L’indice è cresciuto fino agli anni ’90 al crescere dell’economia. Ad un certo punto, cambia il paradigma. Il grafico diventa una sorta di montagne russe. Cosa è accaduto? Sono stati tolti, a quell’epoca, i paletti messi nel 1933, cioè dopo la Grande Depressione del 1929, che impediva alle banche commerciali di essere anche banche d’affari, vale a dire di poter fare speculazione.
Sono quindi iniziate le bolle speculative importanti. 2000, con la crisi delle aziende dot.com; 2008, con i subprime e Lehman Brothers. Oggi siamo là in alto, con l’indice vicino a quota 3000, circa il doppio dal 2008. Di conseguenza, si consiglia di essere molto prudenti con l’azionario.
Prudenza anche qui, perché anche in questo settore siamo molto vicini ai massimi di sempre. E questo perché i rendimenti sono ai minimi di sempre. Ci si muove su rendimenti negativi. Visto che l’obbligazione rimborsa a 100, non può crescere all’infinito. In America i tassi sono già in rialzo; prima o poi accadrà anche in Europa.
Di conseguenza, se a questo aggiungiamo anche l’incertezza di riforme annunciate e non fatte, parte della nostra vita quotidiana, anche il mercato obbligazionario potrebbe avere avere dei contraccolpi importanti.
Ancora tutto è in divenire. Popolari venete e MPS sono solo la punta dell’iceberg. Le banche italiane presentano difficoltà importanti. Ci sono più di 100 BCC in difficoltà, in questo momento; la scarsità di mezzi (mancano 2,5 miliardi per completare la riforma delle BCC) è un dato di fatto; la BCE continua a chiedere alle banche italiane di accantonare denaro per coprire le loro sofferenze, che rappresentano il 30% di quelle di tutta Europa. Se si affidano i risparmi a qualche banca, è necessario che questa sia molto solida. La stessa Deutsche Bank, la più grande banca tedesca, è in seria difficoltà in questi mesi
You can see how this popup was set up in our step-by-step guide: https://wppopupmaker.com/guides/auto-opening-announcement-popups/
You can see how this popup was set up in our step-by-step guide: https://wppopupmaker.com/guides/auto-opening-announcement-popups/