Bisogna fare attenzione ad acquistare un ETF sulla base delle sue prestazioni passate, perché il futuro potrebbe essere imprevedibile come il tempo atmosferico. Invece, si consideri di integrare questi prodotti in un portafoglio diversificato, tenendo presente che l’asset allocation è il motore principale delle prestazioni di un portafoglio. Bisogna trovare un bilanciamento di prodotti azionari e obbligazionari adatto, e bisogna distribuire il denaro tra gli ETF statunitensi e internazionali per diversificare ulteriormente. A questo punto, si tratta poi di cercare ETF a basso costo, in modo da non rinunciare alle performance a causa di elevati costi di spesa. Un video di Vanguard chiarisce bene la cosa.
Alla domanda del titolo sarebbe facile rispondere citando una serie di prodotti, e guardare alle performance degli ultimi mesi e/o anni. Il fatto è che la performance storica ci dice come quel prodotto sia andato, ma non come lo farà in futuro. E’ come il tempo atmosferico; se si cerca di sapere come sia andata storicamente una stagione, non è assolutamente detto che questa si ripresenterà nella stessa maniera. o che lo farà una settimana, od anche solo un giorno, nello stesso modo. Sarà più caldo? Farà più freddo? Nessuno può saperlo.
Quindi, allo stesso modo, non è possibile fare affidamento sulla performance passata di un ETF per dire se farà bene o male in futuro. Dato che non si può predire il futuro, è bene tenere a mente, però, gli obiettivi da raggiungere.
Pre rispondere alla domanda, non ci si deve concentrare sulla performance di ETF individuali. Al contrario, bisogna vedere come integrare gli ETF all’interno di un portafoglio. La diversificazione è la chiave per bilanciare il rischio di un portafoglio. E l’asset allocation è, senza dubbio, la maggior chiave della diversificazione. Ciò significa saper scegliere un giusto mix di azioni ed obbligazioni per bilanciare il rischio di ciascuna forma di investimento. Fatto questo, si può diversificare ulteriormente, con una ampia selezione di bond ed azioni. In questo modo, se alcune nostre selezioni non staranno facendo bene, è più probabile che altre invece lo facciano, mitigando o annullando alcune o tutte le perdite.
Proprio come i fondi comuni, gli ETF hanno questo tipo di diversificazione al loro interno. Decine, centinaia o migliaia di obbligazioni o azioni posso essere dentro ad un ETF.
La diversificazione, poi, dovrebbe essere anche geografica. Investire in America, il più grande e diffuso mercato del mondo, ed internazionalmente, è un buon esempio di diversificazione. E poi, attenzione a non fissarsi su di un singolo settore. Se qualcosa dovesse andare storto, in quel settore, un portafoglio troppo concentrato potrebbe ricevere una grosso danno.
Infine, attenzione ai costi. Non importa quanto si possa essere diversificati; se si scelgono prodotti troppo costosi, si rischia di farsi mangiare qualunque tipo di performance. Bisogna sempre comparare le spese di ETF appartenenti alla stessa categoria. In questo modo si potrà essere più certi che il denaro che si sta investendo lavori per noi, e non per chi ci fornisce il servizio.
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