Scenario macroeconomico di fine marzo 2017 | Ersel

Scenario macroeconomico di fine marzo 2017 | Ersel

Intervista ad Alberto Cattaneo, del team delle gestioni patrimoniali Ersel, in merito allo scenario macroeconomico globale.

Le economie sviluppate stanno lentamente uscendo dalla deflazione. Di questa transizione di fase, le banche centrali stanno prendendo nota.

Stiamo assistendo a questa maggior crescita dei prezzi perché siamo in una situazione di crescita e di riduzione del tasso di disoccupazione. Questo avviene sia in USA che nelle altre aree sviluppate.

Il ciclo economico e del mercato del lavoro è differente al di qua ed al di là dell’Atlantico. Il comportamento delle banche centrali rispecchia tale stato di cose.

Stati Uniti

Sono ormai parecchi mesi che il tasso di disoccupazione è vicino al livello di piena occupazione. Non vi è quindi più un eccesso di manodopera da riassorbire. Ciò ha determinato una risalita dei prezzi vicino al target della FED; l’atteggiamento delle FED, di conseguenza, è sempre più propenso a segnalare al mercato la possibilità che 2017 e 2018 siano caratterizzati da un reale ciclo di rialzo dei tassi. Non saranno più solo sporadici aumenti, come effettuato finora.

Europa

Anche qui, lentamente, il tasso di disoccupazione sta scendendo. Tuttavia la ripresa è molto più lenta e ad uno stadio molto più embrionale che negli USA. Questo ha indotto la BCE, anche nell’ultimo comunicato, a cercare di guadagnare spazi di manovra. Questi riguarderanno le possibili politiche monetarie nel corso di questo e del prossimo anno.

Draghi ha fatto capire che i rischi di code deflazionistiche sono meno presenti. Se lo scenario continuerà in questa direzione, la chance per porre termine alle politiche di stimolo quantitativo aumenterà, quest’anno od il prossimo.

Giappone

Anche qui abbiamo una situazione di pieno impiego, sia per la capacità produttiva che per la manodopera. Tuttavia, la BOJ non ha fatto intendere di essere pronta a modificare le politiche in essere.E’ solo speculazione dei mercati pensare che la BOJ segua il ciclo di maggior dovishness, cioè la propensione ad essere maggiormente restrittivi.

Aspettative

Sono di una ripresa sincronizzata nelle principali aree sviluppate verso una maggiore restrittività; per meglio dire, verso la fine di uno stimolo ultra quantitativo. Pertanto, le stime verso il rialzo dei tassi, già osservabili, continueranno nei prossimi mesi.

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