Intervista a Beppe Ghisolfi su educazione finanziaria e reputazione. Se ne è discusso il 9 maggio 2018 a Roma in FeBAF – Federazione Banche, Assicurazioni e Finanza con il giornalista e scrittore, autore del volume “Banchieri“.
Certamente. Camminano di pari passo. Man mano che aumenta la prima, la seconda la segue. Sia le banche che le assicurazioni hanno l’interesse a diffondere l’educazione finanziaria per migliorare, appunto, la loro reputazione.
Sicuramente. Comprenderà meglio i fenomeni economici. Si comporterà meglio, quindi, nei confronti dei propri risparmi; alla fine, sarà più soddisfatto.
La crisi ha evidenziato una mancanza totale di educazione finanziaria da parte dei risparmiatori. Questo lasciando da parte l’ovvio comportamento negativo di alcune banche. Non conoscere i problemi, purtroppo, pone in una condizione di non poter neanche porre le giuste domande che consentirebbero di capirli. Il basso livello educativo ha influito molto negativamente sulla crisi; riprova ne è che nei Paesi dove il livello educativo finanziario è maggiore, la crisi ha avuto un effetto meno devastante.
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