Assicurazioni. Lo scenario per il 2017 di Alleanza | Class CNBC

Assicurazioni. Lo scenario per il 2017 di Alleanza | Class CNBC

Su Class CNBC l’Amministratore Delegato di Alleanza Assicurazioni Davide Passero intervistato da Andrea Cabrini. Qual è lo scenario per quest’anno del settore? Scopriamolo insieme.

Alleanza, fondata nel 1898 a Genova, è stata la prima compagnia assicurativa a fornire lavoro alle donne.

È bello ricordarlo l’8 marzo. Le donne contano molto all’interno di Alleanza, così come i giovani: l’età media all’interno del gruppo è di 35 anni. Abbiamo 15.000 collaboratori sul territorio, con un 46% di donne.

I numeri di Alleanza: 1.200 punti operativi, 2 milioni di clienti. Rapporto medio con i medesimi di lungo periodo (mediamente 15 anni). 34,4 miliardi di euro in gestione.

Com’è partito il 2017? Quali sono le sfide, dopo un anno sicuramente molto positivo?

Il mercato cambia, però c’è l’abbrivio del 2016, l’anno migliore nella storia di Alleanza. L’atteggiamento è positivo.

Dove può esserci crescita nel corso del 2017?

Ci sono quattro mercati di riferimento. Raccolta di risparmio, con piani ad hoc. Previdenza integrativa, leader di mercato col 15%. Area dell’investimento e quella della protezione. Nella terza, Alleanza può ancora migliorare ed intercettare meglio le esigenze della clientela.

L’area della protezione, in particolare quella del nucleo familiare, è ricca di soddisfazioni per l’azienda. Le coperture assicurative sono molto attive, sia sul settore vita che su quello dei danni.

Come cambia la relazione coi clienti in un’epoca sempre più digitale come la nostra?

Fare assicurazioni non è, appunto, solo fare polizze, quanto gestire relazioni. Alleanza è stata la prima rete ad essere digitalizzata, nel 2014. In un mondo che cambia, le modalità di fare relazioni si modificano. Non è più solo relazione personale, ma relazione aumentata, che prevede un ampio utilizzo dei social media, ed ampio uso della tecnologia.

La tecnologia avrà un impatto molto significativo sulle assicurazioni. Bisogna offrire una customer experience di valore puntando sul valore percepito, quindi sull’aumento della soddisfazione.

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