Asset allocation. tre opportunità per il 2019 | PIMCO

Con l’aumentare della volatilità del mercato, gli investitori potrebbero cercare di capitalizzare opportunità idiosincratiche per far crescere i rendimenti. Il PIMCO Portfolio Manager, Asset Allocation, Geraldine Sundstrom, fa un tuffo più profondo in tre idee di investimento che abbracciano il mondo.

Con l’aumento della volatilità nel tardo ciclo, è probabile che vedremo sempre più di queste opportunità idiosincratiche emergere di volta in volta. Qui ne vorremmo evidenziare tre, perché hanno sofferto indebitamente durante l’ultimo episodio di volatilità.

Il primo è l’MLP, il settore energetico midstream negli Stati Uniti – pensate allo stoccaggio e alle condutture. Gli Stati Uniti svolgono un ruolo sempre più importante nell’affrontare il fabbisogno energetico globale attraverso il settore petrolifero, il gas naturale e il gas liquefatto, e il settore midstream è probabile che vedrà una buona crescita ed è una pietra angolare di questo sviluppo. Inoltre, è un settore che ha operato una riduzione della leva finanziaria negli ultimi anni, e tuttavia continua a operare un profondo sconto sulla sua valutazione storica. Pertanto, con un rendimento da dividendi che si avvicina all’8%, stiamo vedendo che è una risorsa interessante da aggiungere a un portafoglio multi-asset.

Il secondo sono le banche del Regno Unito. Gli spread bancari nel Regno Unito si sono notevolmente ampliati a causa dei timori di una Brexit no-deal; tuttavia, PIMCO assegna una probabilità relativamente bassa a tale risultato, e notiamo anche che la situazione patrimoniale della maggior parte delle banche del Regno Unito è migliorata significativamente negli ultimi anni. Ultimo, ma non meno importante, sappiamo, anche grazie allo stress test della Bank of England, che la resilienza di questa banca a una crisi economica è buona.

Infine, vorremmo mettere in evidenza le obbligazioni denominate in dollari di grandi promotori immobiliari cinesi. Si tratta di obbligazioni il cui spread si è ampliato tra 250 e 300 punti base l’anno scorso a causa dei timori di un profondo rallentamento economico in Cina. Da allora il governo cinese si è attivato con una serie di politiche di riduzione dei tassi di interesse, dando accesso a mutui, e anche finanziamenti onshore a quelle banche, oltre ad uno stimolo fiscale. Pertanto riteniamo che quelle obbligazioni nel basso doppio B e nell’alto singolo B, con un rendimento dal sette al nove percento in dollari statunitensi, offrano rendimenti relativamente interessanti.

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