Ersel – Scenario Macroeconomico dei mercati a fine ottobre 2019

Intervista ad Alberto Cattaneo, del team delle gestioni patrimoniali Ersel, in merito allo scenario macroeconomico globale e i riflessi sui mercati finanziari.

Il mese scorso abbiamo dato ai nostri portafogli un atteggiamento ulteriormente a favore delle attività di rischio. Lo scenario sottostante a questo nostro posizionamento era di una ripresa, segnale di una ripresa del ciclo internazionale, unitamente al supporto della liquidità, e ad un contesto favorevole circa la risoluzione delle due dispute più importanti, le trade wars Stati Uniti e Cina e la Brexit. Passati trenta giorni, come ci aggiorniamo rispetto a questo scenario di riferimento?

Il supporto alla liquidità continua a essere abbondante, in quanto tutte le principali banche centrali hanno chiaramente assunto un mood espansivo. Per quanto riguarda invece i fondamentali macro, ci sono da segnalare alcuni passi indietro. Infatti, indicatori importanti quali il leading indicator e l’indicatore di fiducia PMI, hanno mostrato un contagio dalla manifattura, il settore più colpito dall’attuale fase di debolezza della congiuntura internazionale, ai servizi. Questo è stato soprattutto vero nei dati americani e in quelli tedeschi; più sfumato l’esito di questa relazione nelle altre aree.

Per quanto riguarda invece la situazione sul micro, quindi dei profitti delle aziende, gli ultimi 30 giorni non hanno subito variazioni di rilievo, nel senso che gli analisti non hanno modificato in maniera significativa le loro aspettative, ormai per quest’anno quasi concluso, ma soprattutto per il prossimo anno. Quello che invece è cambiato in senso positivo sono stati il flusso di notizie provenienti sia dal tavolo negoziale Stati Uniti – Cina, che dalla Brexit, e state queste notizie a sostenere i mercati finanziari nell’ultima fase, facendo sì che, ad esempio, l’indice S&P toccasse quasi i massimi assoluti di sempre.

Per quanto riguarda il futuro, il nostro posizionamento dei nostri portafogli continua a essere favorevole alle attività di rischio, con un moderato sovrappeso delle azioni. Chiaramente il sostegno della liquidità e il flusso positivo di notizie provenienti dalla Brexit e dalle trade wars non dovrebbero bastare a sostenere una dinamica di una certa entità dei mercati finanziari, soprattutto delle borse, al rialzo; occorre che vi sia un passaggio del testimone dalla liquidità e al dati macroeconomici ai fondamentali delle aziende. Sarà quindi su questi punti, il miglioramento del ciclo economico e l’incremento della profittabilità, soprattutto al di fuori degli Stati Uniti, che potremmo valutare la possibilità di ulteriore salita dei mercati finanziari.

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