Mercati. Le azioni di valore cominciano a tornare in auge? | Pictet Wealth Management

I mercati hanno raggiunto nuovi massimi, ma guardare sotto la superficie rivela un quadro più complesso. Negli ultimi 18 mesi, gli investitori hanno investito in aziende con uno stile di crescita in nome del valore, spingendo al massimo il differenziale di valutazione tra i due stili. A questo punto, non è necessaria una rotazione drastica per restringere il differenziale di valutazione, e ora stiamo iniziando a vedere un rinnovato interesse degli investitori in azioni di tipo value-style.

Gli indici azionari sono molto vicini agli alti livelli storici. Ora, se si guarda a quell’elemento in sé, non si vede cosa succede senza il mercato. Di fronte a molte incertezze, con una guerra commerciale, con molte incertezze del Brexit, gli investitori sono stati alla ricerca di sicurezza, liquidità, alta visibilità negli ultimi 18 mesi. Il risultato di questo, che è quello che noi chiamiamo lo stile di crescita, è lassù in termini di valutazione rispetto al resto del mercato, che è una parte più ciclica del mercato, che è ancora lì in termini di valutazione.

Quindi, se si guardano solo gli indici ampi, si ha la sensazione che i mercati siano stati molto ottimisti. In realtà, si tratta di un mercato completamente a due livelli, dove il rally è stato un rally difensivo. Quando si raggiunge un divario di valutazione così elevato, che è il più alto degli ultimi dieci anni, basta un piccolo cambiamento nei parametri del mercato per far sì che la parte di mercato di valore più basso inizi a salire, e questo è ciò che stiamo iniziando a vedere dal mese di settembre.

In sostanza, le persone sono state rassicurate. Mr. Trump ha detto che ci impegneremo in un accordo commerciale, e poi le possibilità di avere un Brexit non ordinato è andato via, e poi si comincia a vedere la parte più bassa sottovalutata del mercato che inizia a salire, e il risultato di ciò per gli investitori è che all’interno di un portafoglio ad ampia base è necessario diversificare un po ‘per cercare meno l’alta visibilità, tipo di investimento a bassa volatilità, e di impegnare un po’ del vostro capitale per entrare nella parte più bassa del mercato, che è sottovalutato, con un criterio. Non si dovrebbe mai scendere a compromessi sulla qualità delle società in cui si investe. Un po’ sulla qualità del bilancio, un po’ sulla qualità del margine.

E quindi, man mano che arriviamo verso la fine dell’anno, ha senso in questo ambiente impegnare un po’ di più del vostro capitale nella parte più bassa del mercato, che è quello che chiamiamo il value trade. In questo senso gli investitori potranno beneficiare del fatto che in effetti non abbiamo una recessione, non abbiamo un esito negativo nelle trattative commerciali e, come ho detto prima, le possibilità di avere un Brexit non ordinato si stanno allontanando.

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