Politica di bilancio. E’ possibile averne una per l’Italia? | Prometeia

Massimo Bordignon, professore di Scienza delle Finanze alla Cattolica di Milano, sulla politica fiscale italiana.

Politica di bilancio non stabilizzata

L’italia non è ancora riuscita a stabilizzare il debito sul PIL, e questo rappresenta il nostro principale problema. Bisogna quindi tentare il più possibile di controllare la spesa pubblica evitando di danneggiare eccessivamente l’economia.

Molto dipenderà da cosa succederà con le prossime elezioni politiche. Ci vorrà un governo solido e forte per poter attuare le riforme che sono necessarie.

Un altro aspetto importante è quello che sta succedendo in Europa. La ragione per cui l’Italia avrebbe bisogno di un governo forte e stabile nei prossimi anni è che si sta aprendo una finestra di opportunità in Europa, che è importante cogliere. E’ altresì importante che il nostro Paese possa sedersi ad un tavolo e discutere alla pari con i partner europei.

Tanto più riusciamo a fare alcune delle cose che vengono discusse in Europa (unione bancaria, bilancio comune), tanto più riusciremo a rafforzare i meccanismi di ristrutturazione interna. Se riusciremo a fare questo, non pagheremo costi extra in termini economici.

Lorenzo Codogno, fondatore e Chief Economist di LC Macro Advisors Ltd, offre la sua view sulla politica fiscale italiana.

L’italia è ad una svolta

Siamo comunque arrivati ad un punto in cui le politiche attuate sino a questo momento hanno mostrato i loro limiti. Per fare il salto di qualità bisogna iniziare a tagliare sulle spese pubbliche, ma in maniera significativa; raggiungere presto il pareggio di bilancio; raggiungere un surplus primario che sia adeguato per iniziare una dinamica nel rapporto debito/PIL sostenibile nel medio, lungo periodo.

Questo è l’unico modo per garantire agli investitori nei titoli di stato italiani, che sono il vero vincolo, in questo momento, di continuare a farlo. Ed è anche l’unico modo di garantire la sostenibilità del nostro debito.