L’intervento del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia all’Assemblea di Confindustria Firenze del 23 giugno 2017. Riprese realizzate da RTV38
“Da Firenze deve ripartire il nuovo Rinascimento italiano ed europeo; abbiamo tutte le potenzialità per farlo”. Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, ha concluso così il suo intervento all’assemblea annuale di Confindustria Firenze, tenutasi per la prima volta a Palazzo Vecchio.
Boccia ha anche aggiunto che “Dobbiamo recuperare lo spirito di unità del dopoguerra. E lo dobbiamo fare per dare certezza al futuro dell’Italia…”. Ha poi continuato: “…abbiamo puntato sulla crescita, e i risultati ci sono e si vedono. I risultati si devono alle riforme e agli strumenti messi in campo dal governo. Noi siamo l’effetto, non la causa. E il successo delle politiche del governo è il successo dell’Italia e degli italiani. Noi vogliamo che la crescita continui ad essere la precondizione per combattere le diseguaglianze. Vogliamo dare valore al lavoro e non alle rendite”.
Un intervento tutto politico, quello di Boccia. “Per il governo del Paese mi chiedo come si possa fare una alleanza a destra con chi vuole uscire dall’euro, e a sinistra con chi vuole smontare il Jobs Act”. In merito a quest’ultimo, ha affermato Boccia, ne vanno riconosciuti gli effetti.
L’innovazione, secondo Confindustria, ha bisogno di coerenza strategica con il sistema territorio; deve condividere il “fattore puntozero”, e interfacciare il riposizionamento competitivo delle aziende.
Boccia ha poi sottolineato l’importanza del piano Industria 4.0. “Gli effetti di oggi dell’incremento di Pil che vediamo nel Nord-Est, in alcune aree del Sud e nel Nord del Paese sono l’effetto degli strumenti del piano nazionale 4.0”.
“Questo – ha proseguito – ci dice di continuare su quella direzione, che è la politica che abbiamo definito dell’offerta. Cosa vuol dire? Imprese che si sviluppano, aumenta il Pil, aumenta l’export, aumenta l’occupazione; si crea il circolo virtuoso dell’economia: non arretrare su quella stagione di riforme. Continuare ad andare avanti, perché gli effetti di oggi dimostrano che si aveva ragione con quel piano, che tra l’altro il governo ha definito molto chiaramente e che sta dando effetti”.
Secondo Boccia “per il medio periodo occorre continuare su questa strada di un piano di medio termine. Non c’è dicotomia, come abbiamo sempre detto, fra imprese e famiglie. Perché più lavoro per le imprese significa lavoro per le famiglie e per i giovani nel Paese”.
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