Denaro. Da dove proviene? Come è nato? | The Rest of Us

Come è nato il denaro? Da quali esigenze? Se ne poteva (o potrebbe) fare a meno. Un video animato che cerca di rispondere, bene, a queste domande.

Viviamo in un mondo basato sul denaro, ma perché ne necessitiamo, e da dove viene?

Il commercio di merci simili non comporta necessità di denaro. Per esempio, se qualcuno crea lance ed anfore, si possono scambiare con altre lance ed anfore. Questo tipo di commercio, che non necessita di denaro per poter avvenire, è detto baratto. Il problema per questo tipo di economia, come succedeva nell’antica Grecia, è che consiste nella cosiddetta “coincidenza dell’uno”, precedentemente appena accennata.

Qualcuno con un surplus di lance e mancanza di anfore deve trovare l’esatta controparte per iniziare uno scambio commerciale. Aspettare una (o più) di tali coincidenze risulta in un mercato illiquido. Di conseguenza, non avverranno molti scambi. Questo problema di coincidenza di bisogni e/o necessità può essere risolto con un contenitore di valore universale e divisibile, conosciuto come denaro.

Una situazione dove la “coincidenza dell’uno” non funziona perché due gruppi non si possono mettere d’accordo su di uno scambio commerciale; date a ciascuno una moneta e potranno risolvere il loro conundrum. Il valore può così essere immagazzinato, il commercio diventa flessibile e ciascuno ottiene ciò che vuole.

Il denaro nel passato

Ovunque sia esistito del commercio, è esistita una forma di denaro largamente accettata. Nel Giappone del 17esimo secolo questa unità era il koku (circa 150 chili di riso). L’Impero Giapponese provò anche a misurare la sua ricchezza totale con quest’unità, ed arrivò a 28 milioni di koku. In termini attuali si tratterebbe di 1,5 miliardi di dollari.

Di quanti soldi necessita un’economia per funzionare?

Ciò dipende dall’ammontare della creazione di valore e di commercio che avvengono. Un villaggio dell’Età del Bronzo, con una economia basata su pane, utensili di argilla e qualcosa dove far bollire l’acqua, necessita di centinaia o migliaia di questi strumenti. Allarghiamo il tutto ad una città, e ne necessiteranno milioni. Per nazioni in salute finanziaria addirittura miliardi o trilioni di strumenti sono necessari ogni giorno.

Oggi il denaro è diviso in 4 categorie fondamentali, andando da M0 a M3. Questi sono detti aggregati monetari.

M0 è il denaro in circolazione. Attualmente questa cifra è pari a 6 trilioni di dollari.

Quando i soldi vengono depositati in una banca, essi diventano parte di M1, che è l’ammontare del denaro cash più quello che esiste nei depositi. L’ammontare di M1 è attualmente di circa 30 trilioni di dollari.

Prendendo tutti questi soldi ed aggiungendoli ai risparmi (che sono 40 trilioni di dollari), si ottiene M2, che è quindi pari a 70 trilioni.

Aggiungendo questa cifra agli asset liquidi e ad altre cose prettamente bancarie, otteniamo M3. Quest’ultimo è quindi M2 più tutte le altre attività finanziarie che come la moneta possono fungere da riserva di valore, in qualsiasi valuta. Attualmente si tratta di circa 80 trilioni di dollari. Per una (non) strana coincidenza, questa cifra è anche l’ammontare del PIL del mondo. Dove saremo tra qualche anno? Difficile dirlo, ma probabilmente più ricchi di oggi, dato che il commercio genera implicitamente valore.

Il denaro è nato come qualcosa per permettere di svolgere scambi commerciali. Se l’ammontare mondiale di esso cresce in maniera costante… come è possibile che cio avvenga?

La creazione del denaro ed il debito

Ci sono due maniere per creare soldi. Una è attraverso una banca centrale, cioè un’istituzione pubblica con poteri speciali dategli dal Parlamento. Tra le altre cose, quest’istituzione ha il potere di stampare letteralmente moneta, o di crearla attraverso la forma del credito, che poi fornisce alle banche commerciali od agli Stati. Come fa? Comprando asset o debiti governativi. Questi soldi possono quindi essere spesi o prestati, che è il modo in cui finiscono in circolazione.

In molte nazioni la banca centrale conta per meno del 10% del denaro creato. La maggior parte di esso è infatti creato dalle banche commerciali (quelle normali). Esse utilizzano un metodo chiamato operazioni di riserva frazionaria. E qui torniamo alla gente comune.

Se si mettono 100 dollari in una banca, la banca assume ragionevolmente il rischio che non ci si ripensi subito, e si richiedano immediatamente indietro. Fanno, in pratica, un gioco statistico. In esso, calcolano che di tutti i depositi dei loro clienti, essi non ne abbiano bisogno che per un 10% al massimo in un qualunque dato momento. E del resto, che ne fanno? Lo prestano, ovvio.

Meglio (o peggio) ancora, le banche dichiarano che i loro depositi siano quel 10%, e quindi hanno a disposizione 9 volte quell’ammontare. Quindi, la banca accetta 100 dollari in deposito, e ne presta 900, che prima non esistevano. Un bel trucco di magia…

Non potendolo stampare direttamente, le banche hanno creato il denaro come credito. In pratica ci dicono: “E’ lì, credeteci. Ma non provate mai a spenderlo tutto insieme”. Se tutti provassero a farlo, avremmo una corsa alle banche, come quando ci sono grossi problemi finanziari per ciascuna di esse, ed i clienti si affrettano a ritirare, tutti insieme, i loro depositi.

Quindi il gioco sarebbe scoperto facilmente. Ed ecco quindi il “limite sul prelievo massimo giornaliero”, fatto proprio per evitare di superare qual fatidico 10%.

La reserve ratio

L’estensione fino alla quale le banche centrali possono creare i soldi è solo cambiando quel 10%. Questa cosa si chiama tasso di riserva. Se viene aumentato dalla banca centrale, le banche devono tenere più soldi come, appunto, riserva, per coprire quanto esemplificato in precedenza. Ma così facendo, possono prestare di meno, e guadagnare di meno dal farlo.

Il quantitativo di denaro che è possibile creare segue generalmente le leggi della domanda e dell’offerta. Se ci sono troppi soldi a giro (liquidità), il valore della valuta sottostante scende, e bisogna aspettarsi dell’inflazione. Quando la liquidità scende, accade il contrario.

La domanda di denaro ed il debito

Ogni dollaro di denaro (cioè realmente esistente) è connesso ad un dollaro di debito. In qualunque modo i soldi siano creati, l’istituzione che li ha creati ad un certo punto li rivorrà indietro. Questo fatto è stato l’origine di molte teorie cospirazioniste.

In realtà, è solo un riflesso del fatto che il denaro non ha nessun valore intrinseco, ma è solo la rappresentazione di un valore. Se un dollaro fisico non fosse la possibilità di avere un dollaro di debito rappresentante qualcosa di valore, sarebbe solo un pezzo di carta con qualcosa di carino disegnato sopra.

Sorge quindi spontanea una domanda. Possiamo liberarci dal debito finché c’è denaro in circolazione? Semplicemente, NO.

Esempio. Andando in banca si chiedono in prestito dei soldi. Si assume quindi del debito emesso dalla banca per costruire una casa. Si è preso del denaro che non esiste per creare valore che prima non esisteva in cambio di debito che prima non esisteva. Carino, no? (ironia).

Il denaro è adesso nel sistema attraverso le società edili e quant’altro. Vuol quindi dire che la quantità di denaro in circolazione è aumentata, tranne che nella componente M0.

Si va al lavoro tutti i giorni, scambiando capacità e tempo in cambio del denaro di qualcun’altro. Una parte di questo potrebbe anche essere quello creato dalla banca per fare costruire la casa dell’esempio di prima… Col tempo, si restituiscono i soldi alla banca, cancellando il debito. Niente dollari, niente debito. Quindi cosa rimane? Il valore della casa. Il denaro viene fatto scorrere attraverso il processo di creazione del medesimo, mentre il valore sottostante viene fatto aumentare in corrispettivo.

Conclusioni

Più beni vengono creati ogni anno, più soldi si necessitano per rappresentare il loro valore. Mentre il valore della massa monetaria M3/PIL è circa 80 trilioni di dollari, quello degli asset globali è di circa 260 trilioni di dollari.

La prossima volta che qualcuno penserà che qualcun’altro abbia fregato tutto e tutti con una cospirazione globale, si dovrà invece pensare che:

  • Il denaro non ha valore intrinseco, ma serve solo per favorire gli scambi commerciali;
  • I giapponesi usavano il riso come denaro;
  • La gran parte della creazione di denaro è privata;
  • La “corsa alle banche” è una brutta cosa e non va bene;
  • Meglio costruire una casa.

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