Pensioni: e se arrivasse un’altra Legge Fornero? | GPInvest

Il tema delle pensioni è sempre molto caldo in Italia, ma è anche oggetto di grandi promesse soprattutto in occasione delle tornate elettorali. Vediamo in quali condizioni si trova il sistema di previdenza italiano e quali promesse elettorali sono realmente realizzabili.

Introduzione

Un’importante premessa prima di addentrarci nel tema pensionistico.
Alla base dei contenuti di questo video non vi è alcuna analisi politica. Queste sono valutazioni di carattere generale e sono valide fino a prova contraria. Non c’è alcun interesse nello spiegare come si potrebbe risolvere il problema della previdenza italiana a livello politico. Questa è una trattazione apolitica dell’argomento previdenziale.
Al contrario, l’obiettivo è fare capire con una analisi oggettiva e che si basa su numeri reali  per capire qual è la reale situazione del sistema previdenziale italiano.

Il funzionamento dell’INPS alla base del calcolo della pensione

La prima cosa che bisogna capire sul tema del calcolo della pensione è il funzionamento di massima dell’Inps. L’INPS, anche detto Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, è una grande scatola vuota.

Ipotizziamo che qualcuno abbia circa 65 anni, e si stia avvicinando alla tanto ambita età di pensionamento. Finalmente è giunta l’ora di rimpossessarsi dei contributi versati in una vita lavorativa, ma è davvero così?

Purtroppo no! O, meglio, dal punto di vista contabile potrebbe anche essere così, ma dal punto di vista finanziario (cioè dei flussi di denaro) in realtà, per erogare la tua pensione, non verranno restituiti i contributi che si sono versati nel corso della vita lavorativa. Ma, allora, chi finanzia l’INPS e le permette di pagare la nostra pensione?

Ebbene, sono due figure: chi oggi rimane nel mondo del lavoro e guarda con invidia andare in pensione, e lo Stato italiano.

Infatti, quello che troppe poche persone purtroppo comprendono, è che i contributi dei pensionati di oggi sono pagati dai lavoratori di oggi, non sono contributi accantonati dai pensionati quando erano in età lavorativa.

Le minacce alla nostra situazione previdenziale

Un altro aspetto che bisogna capire è che la spesa pensionistica in Italia, nonostante il taglio effettuato dalla legge Fornero, rimane una delle più alte a livello europeo. In altre parole, abbiamo un sistema di welfare particolarmente generoso, a livello generale, finanziato da uno Stato profondamente indebitato e incapace di generare una consistente crescita economica.

Un sistema in queste condizioni è potenzialmente vittima di diverse tipologie di minacce. Quali sono queste minacce a cui si fa riferimento?

La prima è la situazione demografica italiana. In Italia si fanno pochi figli. La media infatti è 1.39 figli per donna, inferiore alla soglia di 2.1 figli per donna necessaria per mantenere una popolazione stabile di numero. Facendo meno figli, i giovani di oggi stanno mettendo al mondo meno contribuenti che finanzieranno la loro pensione di domani.

Altro aspetto da considerare: solo nel 2017 circa 250.000 persone sono emigrate in altri paesi; questo è uno dei valori più elevati dal dopoguerra. Sì, è vero che ci sono gli immigrati, che contribuiscono a mitigare il declino demografico di cui è vittima l’italia, ma il bilancio è comunque negativo.

Un’altra minaccia deriva dal crescente numero di pensioni che vengono erogate a pensionati trasferiti all’estero. Nel 2016, oltre 400mila pensioni sono state erogate all’estero. In altre parole ci sono pensionati che ricevono un reddito dal sistema previdenziale italiano, ma li spendono all’estero alimentando l’economia di un altro paese.

A questo punto è logico chiedersi: ma che senso hanno le promesse fatte dai politici di qualunque fazione politica, di abolizione o di riforma della legge Fornero?

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