Obbligazioni 2019: Fed, volatilità e analisi value | Kairos Partners SGR

Come posizionarsi nel mondo del reddito fisso, in questo inizio 2019? Quali obbligazioni costituiscono la scelta migliore? Rocco Bove, Head of Fixed Income di Kairos, analizza il momento di mercato: abbiamo concluso un 2018 piuttosto complesso, in questi primi giorni del 2019 i mercati sembrano riprendersi. La partenza è riconducile principalmente al posizionamento degli operatori, alla svolta dovish della Fed, ma il fattore chiave sarà il ciclo economico. Le scelte di asset allocation per i prossimi mesi sono cautamente ottimiste, continuiamo a cercare il valore nelle aziende e nei fondamentali, allungando l’orizzonte temporale di investimento.

Punti nodali

  • Mercati vitaminizzati causa molteplici fattori, appunto, in primis il posizionamento degli operatori. Leggero, foriero di un bel rally causa ricoperture;
  • Ci sono anche motivazioni fondamentali, naturalmente, prima tra tutte la svolta dovish della FED; il Treasury a 10 anni è passato, in un mese, da 3,25% a 2,60% di rendimento;
  • Molto importante che il mercato ritrovi fiducia nel supporto della FED, e ritrovi anche un po’ di liquidità, che a dicembre era totalmente evaporata;
  • Il 2019 sarà un anno complesso per i mercati; la chiave per recuperare completamente le perdite sarà il ciclo economico, che è sempre il fattore chiave;
  • Economia prevista un po’ più debole nell’annata in corso, ma questo è già nei prezzi. la vera domanda è quanto sarà più debole;
  • Se sarà solo un momento di respiro, soprattutto per gli USA, nessun problema;
  • Dovessimo incappare in una recessione, sarebbe tutto diverso;
  • Ci sono, ovviamente, anche altri temi geopolitici importanti, come Brexit e la guerra commerciale USA-Cina, che però sono già incorporate nei prezzi;
  • Le elezioni europee potrebbero essere, invece, un tema più complesso; mancano ancora quattro mesi abbondanti, abbiamo tempo per pensarci;
  • Per i portafogli con obbligazioni, i livelli raggiunti nel 2018 portano ad essere cautamente ottimisti;
  • C’è valore, a giro, ci sono buone opportunità, ci sono fondamentali. Il 2019 è certamente più ottimista del recente passato;
  • La fine del QE, comunque, certamente ha portato e porterà ad una volatilità più alta (meno liquidità a giro);
  • Vero è che il VIX a 35 a dicembre era esagerato, ma si viene pur sempre da un 2016-2017 e parte del 2018 con volatilità schiacciata intorno a 10-12;
  • Volatilità più alta non vuol dire mercati negativi per forza, anzi. Ma sicuramente ce ne sarà di più;
  • Aggiustamenti: maggiore selettività; ricerca del valore fondamentale di aziende e paesi da inserire nei portafogli;
  • Ancora: allungare l’orizzonte temporale per non restare schiacciati dalla volatilità tattica, inevitabilmente presente;

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