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Obbligazioni 2017? Vontobel Flexible Fixed Income Day

Obbligazioni 2017: nei primi giorni del nuovo anno la situazione non è cambiata rispetto a quanto abbiamo visto nel 2016. I rendimenti dei bond restano bassi. Per superare la soglia del 2% l’investitore deve avere molta pazienza e aspettare molti anni oppure accettare un rischio più alto.

Qualcosa però cambierà: se non altro perché i rendimenti dei titoli non possono scendere all’infinito. Questo si è detto tante volte negli ultimi anni, è vero. Ogni volta siamo stato smentiti in modo clamoroso, tanto da aver visto la più grande contraddizione finanziaria dei nostri tempi: i tassi negativi, ovvero pagare prestare del denaro a un emittente pubblico o privato.

L’evento Vontobel è in Live Streaming dalle ore 11:00

Clicca per accedere alla diretta streaming.

Il 26 gennaio 2017 Vontobel Asset Management S.A., Milan Branch offre agli operatori professionali una panoramica sui mercati obbligazionari e un approfondimento sulle strategie e sulle soluzioni per affrontare al meglio l’anno appena iniziato. L’evento sarà trasmesso il Live Streaming. Per chi fosse in ritardo, alla stessa pagina sarà possibile accedere alla registrazione.

Saranno presenti due esponenti di spicco della boutique per parlare dell’approccio flessibile di Vontobel alla gestione obbligazionaria:

  • Hervé Hanoune, gestore del Vontobel Fund – Bond Global Aggregate e responsabile del team Fixed Income,
  • Chris Bowie, gestore del Vontobel TwentyFour Fund – Absolute Return Credit.

Obbligazioni 2017: cosa aspettarsi

I tassi non possono scendere per sempre, soprattutto se le condizioni macroeconomiche cominciano a muoversi in un certo modo. Ecco quali elementi fanno supporre cambiamenti per le obbligazioni 2017.

  • Bye Bye deflazione, incubo delle banche centrali. Dalla fine dell’estate è l’inflazione a tornare sulle prime pagine dei giornali finanziari, soprattutto in USA e UK. Meno in Europa continentale. Ad ogni modo politiche monetarie più rigide (o non espansive) portano gli investitori a preferire le azioni (e vendere obbligazioni)
  • Trump. Il neo presidente si è impegnato su politica fiscalecrescita. Quindi probabilmente si creerà nuova inflazione e si accrescerà il debito pubblico. Due azioni che, sommate, causano un aumento dei tassi obbligazionari.
  • Banche centrali. Dopo i mancati risultati raggiunti dalle Banche Centrali con le loro azioni, si comincia a diffondere l’idea di un passaggio dalle politiche monetarie alle politiche fiscali come soluzione ai problemi dell’economia globale (processo già iniziato in Giappone e accennato in USA, come si diceva).

Se le obbligazioni oggi si presentano agli investitori con quotazioni alte e tassi bassi, le obbligazioni 2017 potrebbero cambiare pelle e portare una redditività più interessante. Guardando al nostro Paese, questo potrebbe essere il destino dei Cct, quando il tasso Euribor semestrale si allontanerà dai valori negativi odierni. La stessa cosa potrebbe succedere ai Btp Italia: se il tasso d’inflazione dovesse ricominciare a crescere, trascinato al rialzo dal possibile aumento del prezzo del petrolio.

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