Goldilocks economy. Una cosa positiva, secondo Lorenzo Codogno | Morningstar Italia

Intervenuto alla MICITALY 2017, Lorenzo Codogno (LC Macro Advisors) non è molto ottimista sulle prospettive italiane sul lungo periodo, anche se quest’anno e il prossimo saranno positivi. Per l’economista, la mancanza d’inflazione ha radici sia strutturali che congiunturali. Ma la “goldilocks economy” è comunque positiva.

Cifre ed indicatori economici a livello globale piuttosto positivi. Sembra però esserci scollamento tra la ripresa economica ed occupazionale, e l’inflazione, che rimane molto bassa. Quali sono le ragioni del fenomeno? Cosa dobbiamo aspettarci in questo senso nei prossimi anni?

In parte sono strutturali, causa modifiche sia sul lato della domanda che su quello dell’offerta nei processi di produzione. Poi c’è qualcosa di congiunturale, che gradualmente verrà meno. C’è stata una recessione prolungata e severissima, con conseguente scarso utilizzo dei fattori di produzione. La situazione sta però cambiando. Man mano che la disoccupazione scende, ci saranno prima o poi tensioni sui salari e sui prezzi. Ci vorrà del tempo; sarà un processo molto lungo e graduale. Nessuna fiammata inflazionistica.

La pressione dell’amministrazione USA per la riforma fiscale è il rischio maggiore. Ci sarebbe un maggiore rialzo dei tassi della FED, ed una probabilissima impennata dell’inflazione.

Se guardiamo all’Eurozona, la BCE ha annunciato una graduale riduzione dell’acquisto di asset da gennaio. Però la politica monetaria resta molto accomodante. Si parla infatti di “goldilocks economy”. Cosa significa? Quali sono le sue conseguenze?

Goldilocks (riccioli d’oro) è una fiaba per bambini. In essenza, si ha crescita economica in assenza di inflazione. Una situazione ideale. La crescita può continuare senza reazioni delle banche centrali. Quindi è positiva. Il rischio è che l’inflazione non cresca davvero. Quando la crescita dovesse diminuire, in questo caso, il rischio deflattivo sarebbe reale. In questo momento, però, non è un rischio elevato.

Come detto, è una situazione positiva. In alcuni paesi l’output gap è piccolo perché crescono da molti anni; in altri, come l’Italia, c’è ancora molto da recuperare. Si spera che la ripresa duri ancora per consentire di recuperare tutto questo gap.

Quali sono le previsioni a livello macro per l’Italia?

C’è pessimismo sul lungo periodo. Nonostante le riforme fatte (poche ed insufficienti), non c’è stata traduzione di queste in una reale ripresa strutturale. Non c’è stata ripresa dell’attività. Dal punto di vista ciclico, le cose stanno invece andando bene. Terzo trimestre sarà molto buono, e complessivamente l’intero anno lo sarà. Se continua almeno così, il 2018 vedrà una crescita tra l’1,5% ed il 2%, molto buona per gli standard italiani.

Altri post che potrebbero interessarti