Mercati. Lo scenario macroeconomico globale secondo Ersel

Intervista ad Alberto Cattaneo, del team delle gestioni patrimoniali Ersel, in merito allo scenario macroeconomico globale sui mercati.

Punti nodali

  • Significativo calo delle borse internazionali ad ottobre;
  • Peggiore performance è stata quella dell’S&P500, che ha perso curca il 10%;
  • Stessa cosa, e performance negative simili, per i principali mercati sviluppati e per gli emergenti;
  • Cause molteplici. Risalita dei tassi di interesse imposta dalla FED. Continuo stillicidio di notizie negative sulle guerre commerciali tra USA e Cina. Peak earnings, cioè il fatto che le aziende USA non possano sostenere un continuo rialzo degli utili, cosa che ha costituito il motore principale dei rialzi di questi anni;
  • Su quest’ultimo punto urge chiarezza. Se per peak earnings si intende che quelli del prossimo anno saranno buoni, ma non a doppia cifra come anche quelli di questo periodo, è una definizione accettabile. Se invece si intende che gli utili, nel 2019, siano decisamente in calo, o addirittura negativi, allora non ci siamo proprio; Vero che i costi per le aziende usa (costo del lavoro tassi di interesse, costo del capitale, costi materie prime) stanno salendo, però salgono i fatturati, sostenuti da domanda interna molto vivace;
  • Per parlare di ricavi in decrescita od in recessione, oltre ai sopracitati costi, ci deve essere anche un calo sostanziale delle vendite, quindi dei fatturati, cosa che al momento non si osserva;
  • Outlook sulla corporate America, quindi, rimane moderatamente positivo; profittiper il prossimo anno rpevisti in salita tra il 5 ed il 9%;
  • Il mercato ha già scontato, e lo sta ancora facendo, uno scenario di questo tipo. Anche i multipli di valutazione sono sotto media, quindi molto interessanti. Gli utili in moderata espansione forniscono una buona base da cui ripartire;

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