Stefano Acquati, senior sales manager di Bnp Paribas Am, parla dei macrotrend in atto al momento, e come approcciarli.
In questo momento abbiamo dei grandi macrotrend che stanno trascinando, trainando un po’ il mercato. Il primo macrotrend forte in atto, a nostro avviso, è il cambiamento demografico, quindi c’è un un aumento del numero della popolazione a livello mondiale, che negli ultimi 70 anni è quasi più che triplicata. Stiamo parlando da due miliardi di persone negli anni 50 a oltre 7 miliardi e mezzo quasi 7 miliardi e 6. Oggi è questo il primo macrotrend. Perché parlo di questo primo macrotrend? Perché da qui si si vanno a cambiare le abitudini delle persone, i modi di lavorare, il modo di muoversi, di avere informazioni, stanno aumentando molto… ad esempio i consumi, la richiesta di servizi aumenta.
Dall’altra parte anche c’è il tema dell’urbanizzazione, di conseguenza poi ci sono anche tutta una serie di altri impatti che possono essere l’aumento dei rifiuti, quindi il problema di smaltimento dei rifiuti, piuttosto che il cambiamento climatico dovuto alla grande emissione di CO2. Questi sono un po i macrotrend che in questo momento stanno trascinando, stanno trainando un po’ questo questo mercato a livello globale.
Rischi ed opportunità, guardando i mercati, in questo momento, diciamo luci e ombre, nel senso che probabilmente l opportunità ci sono sempre, ma lasciandoci alle spalle un 2018 particolarmente difficile sotto il punto di vista delle performance, delle asset class, che hanno perso… praticamente il 90 per cento dell’asset class ha perso, non ha guadagnato, possiamo però vedere l’altra faccia della medaglia, che è quella di vedere dei valori, cioè dei dei prezzi più bassi, dei price earnings che sono tornati ai livelli del 2013. Diciamo queste potrebbero essere le prime le prime idee; per dire, non cambiamo completamente la rotta. Ecco, oggi potrebbe essere proprio il tema dei macrotrend e di una serie di investimenti legati a questi macrotrend, il locomotore, il traino verso il consulente finale per portare il cliente a fare più portafogli di lungo periodo, perché a breve, ovviamente, abbiamo grandi difficoltà, abbiamo una situazione che tra un mese e mezzo deciderà come uscirà l’UK dall’Unione Europea, quindi non ci sono certezze da questo punto di vista, non ci sono accordi. C’è un petrolio che in effetti rimane sempre intorno ai 50 dollari al barile… c’è una guerra dei dazi… cioè ci sono tanti punti che non possiamo far finta di non vedere, anche se a mio avviso i macrotrend, ripeto, ci possono aiutare a trovare le opportunità.
Noi abbiamo diverse strategie. Ovviamente, avendo un ampia gamma di offerta, c’è una strategia legata ai temi della sostenibilità, ma l’altra è legata ai temi della tecnologia. Questa strategia è una strategia legata ad una gamma di investimento che noi abbiamo creato circa due anni fa. Sono dei fondi che hanno un tema di investimento. Ognuno si focalizza chi sul tema dei consumi, chi sul tema delle tecnologie dirompenti, delle cosiddetti disruptive technologies, chi si concentra sulla parte energy, oppure dell’heathcare, e quindi noi a questo punto stiamo dando un’offerta ulteriore al classico modo di investire, che c’è che è quello di fare l’asset allocation geografica piuttosto che mettendoci qualcosa di settoriale. Stiamo andando sui tematici perché stiamo cercando con questi tematici di cavalcare i macrotrend che sono in atto in questo momento.
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